Al via campagna di Caritas italiana e Focsiv per aiutare i più colpiti dalla pandemia

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Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews A 7 anni dalla storica visita di Papa Francesco a Lampedusa e alla vigilia della Giornata internazionale del Mediterraneo, viene lanciata la campagna “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, per non dimenticare chi è rimasto indietro. Con noi Paolo Beccegato, vicedirettore di Caritas italiana.

Sensibilizzare le comunità cristiane e tutta l’opinione pubblica sui temi della fame, della povertà, del lavoro, dell’educazione, delle disuguaglianze. È questo l’obiettivo della campagna “Dacci il nostro pane quotidiano” finalizzata a sostenere 62 interventi umanitari in Africa, Medio Oriente, Asia, America Centrale, America Latina, Europa dell’Est e Balcani. La campagna vuole in particolare aiutare i poveri e le persone più colpite dalle conseguenze della pandemia, che ha causato un aumento delle diseguaglianze e una drastica diminuzione delle risorse essenziali per la sopravvivenza. L’iniziativa, lanciata da Caritas Italiana e dalla Federazione degli organismi cristiani servizio internazionale volontario(Focsiv), si avvale della partnership di Radio Vaticana, Vatican News, l’Osservatore Romano, AgenSir, Agenzia Dire, Avvenire, Famiglia Cristiana, Federazione Italiana Settimanali Cattolici, TV2000, Radio Inblu, e di Banca Etica come partner finanziario.

Nel mondo avanza la pandemia della fame

Caritas italiana e Focsiv ricordano, attraverso un comunicato, che il 55 per cento della popolazione mondiale vive senza alcuna tutela sociale. Si tratta di vaste regioni del mondo, dove non sono garantiti bisogni fondamentali come l’accesso al cibo, la possibilità di un lavoro dignitoso, la tutela del diritto alla salute. Le situazioni più critiche si registrano in America Latina, in India, in alcuni Paesi dell’Asia, del Medio Oriente, dei Balcani, dell’Europa dell’Est e in Africa. In questo drammatico scenario il coronavirus, soprattutto nelle zone più povere del pianeta, sta accelerando la sua corsa: nell’ultima settimana, il dato riferito al numero delle vittime e dei contagi è pari a quello registrato negli scorsi tre mesi. Per il Programma alimentare mondiale (PAM), agenzia delle Nazioni Unite, si sta delineando una catastrofe umanitaria su scala globale, con una pandemia della fame e della povertà, che determinerà una ulteriore erosione dei diritti umani basilari per oltre un miliardo di persone.

I poveri non siano messi ai margini

Il lancio congiunto di questa campagna da parte di Focsiv e Caritas italiana indica la volontà di cogliere questa ricorrenza dell’8 luglio, in cui si celebra la Giornata internazionale del Mediterraneo, per sottolineare che siamo “tutti sulla stessa barca” con un comune destino per l’umanità e in un mondo sempre più interconnesso. È quanto sottolinea a Vatican News Paolo Beccegato, vicedirettore di Caritas italiana, aggiungendo che si deve lottare contro l’indifferenza, “l’oblio” nei confronti degli ultimi, che più subiscono le conseguenze della pandemia e delle “lotte dei potenti”.

Questa pandemia, aggiunge Paolo Beccegato, ha avuto nelle ultime settimane nel mondo “tassi di crescita altissimi” e sta colpendo i Paesi più poveri, Stati “che non hanno né i servizi sanitari” né gli strumenti economici e finanziari de i Paesi ricchi. Nel mondo, spiega poi il vice direttore di Caritas italiana, ci sono trend, come quelli relativi alla fame e al  numero di sfollati e rifugiati, che continuano a crescere. In tutte le pandemie della storia, conclude Beccegato, “le persone più povere sono state messe ai margini”. La richiesta rivolta al mondo della politica e a quello istituzionale è “che questo non accada almeno per questa pandemia”. E la richiesta di Papa Francesco di un cessate il fuoco generalizzato è il messaggio “che rilanciamo attraverso questa campagna”.

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