Papa Pio XII, predicatore di pace in tempi di guerra

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Nome Pontefice Da Fino a Luogo di nascita
260 Pio XII 1939 1958 Romano

Eugenio Maria Giuseppe Pacelli nasce a Roma il 2 marzo 1876. Il padre è decano degli avvocati concistoriali. Il fratello è giureconsulto della Santa Sede e componente della Commissione Vaticana che ha preparato la redazione dei Patti Lateranensi. Studia presso l’Università Gregoriana e il Pontificio Ateneo del Seminario Romano dell’Apollinare. Viene ordinato sacerdote il 2 aprile 1899. Nel 1917 viene nominato arcivescovo titolare della sede di Sardi (Anatolia) e nunzio apostolico a Monaco di Baviera, dove si impegna ad assistere i prigionieri e la popolazione tedesca stremata dalle difficoltà della prima guerra mondiale e dalla disfatta militare. Nel 1920 viene nominato nunzio presso la nuova Repubblica di Germania decretata dall’Assemblea di Weimar. E’ creato Cardinale il 16 dicembre 1929 da Pio XI. Nel 1930 viene nominato segretario di Stato. La sua profonda conoscenza della lingua tedesca lo impegna per la realizzazione del Concordato della Santa Sede con la Germania di Hitler (1933). Dopo la morte di Pio XI, il 10 febbraio 1939, sale al soglio di Pietro. Prende il nome di Pio XII.

Nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra

Sul mondo soffiano venti di guerra. Poco dopo l’elezione indirizza al mondo intero il Radiomessaggio Dum gravissimum del 3 marzo 1939: “In queste ore trepide, mentre tante difficoltà sembrano opporsi al raggiungimento della vera pace, che è l’aspirazione più profonda di tutti, Noi leviamo, supplichevoli a Dio, una speciale preghiera per tutti coloro cui incombe l’altissimo onore e il peso gravissimo di guidare i popoli nella via della prosperità e del progresso civile”. In un altro radiomessaggio del 24 agosto 1939 “Un’ora grave” pronuncia queste parole: “È con la forza della ragione, non con quella delle armi, che la Giustizia si fa strada… La politica emancipata dalla morale tradisce quelli stessi che così la vogliono. Imminente è il pericolo, ma è ancora tempo. Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra”.

La seconda guerra mondiale

Il primo settembre 1939 inizia la seconda guerra mondiale con l’invasione della Polonia da parte della Germania nazista. Nei mesi successivi il conflitto è una drammatica realtà per quasi tutti i Paesi d’Europa. Il 20 ottobre 1939 scrive la sua prima Enciclica, Summi Pontificatus. In questo testo esprime la propria angoscia per le sofferenze che stanno per colpire le popolazioni di vari Paesi. Ed invita a pregare. Il 12 febbraio 1931 con il Radiomessaggio Qui arcano Dei, rivolto tramite la Radio Vaticana a tutta l’umanità, utilizza il mezzo radiofonico per chiedere il dono della pace.

Condanna del nazismo

Papa Pio XII interviene più volte con diversi messaggi condannando il nazismo, in particolare con quello Natalizio del 1942. Per il Papa è inspiegabile il fatto che in alcune regioni “disposizioni molteplici attraversino la via al messaggio della fede cristiana, mentre concedono ampio e libero passo a una propaganda che la combatte. Sottraggono la gioventù alla benefica influenza della famiglia cristiana e la estraniano dalla Chiesa; la educano in uno spirito avverso a Cristo, instillandovi concezioni, massime e pratiche anticristiane; rendono ardua e turbata l’opera della Chiesa nella cura delle anime e nelle azioni di beneficenza; disconoscono e rigettano il suo morale influsso sull’individuo e la società”.

Opere di carità per gli ebrei

In favore degli ebrei, colpiti dall’odio razzista del regime nazista, svolge una preziosa opera di carità. Un’opera che verrà testimoniata da ottanta delegati dei campi di concentramento tedeschi nella speciale udienza in Vaticano del 29 novembre 1945. In quell’occasione ringraziano “il Santo Padre per la generosità da lui dimostrata verso di loro, perseguitati durante il terribile periodo del nazifascismo”.

Fine della seconda guerra mondiale

Il 9 maggio 1945 nel Radiomessaggio “Ecco alfine”  pronuncia queste parole: “in ispirito dinanzi alle tombe, ai burroni sconvolti e rossi di sangue, ove riposano le innumerevoli spoglie di coloro che sono caduti vittime dei combattimenti o dei massacri disumani, della fame o della miseria”. Nel 1945 termina la seconda guerra mondiale. L’Unione sovietica è tra le potenze vincitrici. In molte regioni d’Europa soffia il vento del comunismo. Nell’allocuzione “Nell’accogliere” del 5 giugno 1945 il Papa denuncia la violenza brutale esercitata su Nazioni medie e piccole alle quali si vuole imporre un nuovo sistema politico o culturale: “Purtroppo abbiamo dovuto deplorare in più di una regione uccisioni di sacerdoti, deportazioni di civili, eccìdi cittadini senza processo o per vendetta privata; né meno tristi sono le notizie che Ci sono pervenute dalla Slovenia e dalla Croazia”.

Scienza e progressi

Nel Radiomessaggio natalizio del 24 dicembre 1953 elogia la tecnica moderna: “Abbracciando con uno sguardo i risultati di questa evoluzione, par di cogliere nella natura stessa il consenso di soddisfazione per quanto l’uomo ha in essa operato, e l’incitamento a procedere ulteriormente nella indagine e nella utilizzazione delle straordinarie possibilità”. Il 6 giugno 1954 viene costituito l’Ente “Televisione Europa”. Siamo lieti di salutare -afferma – l’alta intrapresa della «Union Européenne de Radiodiffusion », grazie alla quale, con la collaborazione degli organismi responsabili della Televisione e il tenace lavoro dei tecnici incaricati del buon andamento delle stazioni emittenti e riceventi, è potuta sorgere questa rete europea di trasmissione delle immagini”.

Morte

Muore a Castel Gandolfo il 9 ottobre 1958.  La sua salma viene traslata a Roma, in San Pietro, ed è sepolta nelle grotte vaticane.

Fonti: Wikipedia e varie.

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