Maltempo flagella il sud, emergenza a Benevento

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Il maltempo continua a flagellare Molise e Campania. Sono almeno 40 i comuni gravemente colpiti, tra cui Napoli, Salerno e Capri dove si registrano frane e allagamenti. Situazione drammatica, in particolare, a Benevento e nell’intera zona del Sannio dove sono ingenti i danni causati da esondazioni di fiumi e dalle alluvioni. La Chiesa locale si è subito attivata, come sottolinea al microfono di Amedeo Lomonaco, il direttore della Caritas diocesana di Benevento, don Nicola De Blasio:

 

R. – Ci troviamo a lavorare su due fronti di emergenza. La prima zona è quella che va verso Telese. Adesso invece è la città di Benevento dove tutta la zona Asi (Area di Sviluppo Industriale) ha subito un’inondazione, con la distruzione dell’intero comparto produttivo beneventano.

Emergenza per 2 mila famiglie

D. – Una grave ferita per un territorio già colpito dalla disoccupazione…

R. – Proprio in questo momento le aziende hanno messo in cassa integrazione più di 2 mila operai: se entro un mese l’emergenza non rientra, queste persone diventeranno disoccupate. Questo significa “emergenza nell’emergenza”: 2 mila famiglie che non avranno più un sostegno economico, perché le aziende sono totalmente distrutte.

Avviata subito la macchina dei soccorsi

D. – La macchina della solidarietà si è subito messa in moto…

R. – La Caritas ha attivato subito il protocollo: ci stiamo coordinando con la Protezione Civile, con la Croce Rossa, con le Misericordie. E questo è diventato il centro operativo del mondo del volontariato: prepariamo i pasti per le famiglie; abbiamo coordinato i tifosi della curva che sono veramente fantastici, i giocatori di rugby, i ragazzi universitari. C’è un mondo giovanile che sta mostrando tutta la forza e la volontà, e c’è una solidarietà veramente grande. Una solidarietà che sta arrivando anche da tante parrocchie del Nord – è arrivato un camion di carne da Treviso – e quindi è una grande opera che si sta muovendo.

Aperta la Cittadella della Carità

D. – Per far fronte all’emergenza, in questi giorni critici, è stata anche anticipata l’apertura della “Cittadella della Carità”, una struttura rivolta alle fasce più deboli della popolazione…

R. – Abbiamo attrezzato una cucina con una mensa che in questi giorni ha preparato 7 mila pasti, tra pranzo e cena. Abbiamo costruito un dormitorio e ci sono uffici che operano come centro di ascolto e di micro credito. La Cittadella della Carità è proprio diventata il cuore della carità della diocesi di Benevento. Da qui parte poi ogni azione di carità e di testimonianza per arrivare – come dice Papa Francesco – alle periferie dell’umanità, alle periferie della nostra diocesi.

Per Benevento le alluvioni sono un problema storico

D. – Per la zona di Benevento è una situazione nuova o le alluvioni sono purtroppo una piaga che si ripete?

R. – È una piaga grandissima. Già il cardinale Orsini, futuro Papa Benedetto XIII, disse ai cittadini della città: “Benevento non deve avere più paura dei terremoti, ma dovrà aver paura dell’acqua”. E nel 1949 ci fu una grande alluvione. Furono rifatti gli argini del fiume in città. Poi però il dissesto idro-geologico portò purtroppo a quelli che sono i problemi di oggi.

Aiuti alla popolazione tramite la Chiesa e la Caritas

D. – Come è possibile sostenere la popolazione di Benevento e della zona del Sannio?

R. – Se qualcuno vuole contribuire, può andare sul sito web della diocesi di Benevento oppure della Caritas di Benevento dove potrà troverà l’IBAN e tutte le informazioni necessarie. Oppure si può la pagina Facebook “Gabriella Giorgione per Caritas” per essere aggiornati in tempo reale su tutto quello che succede nella città di Benevento e su come sta operando la Caritas.

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