Iraq: ancora attentanti, liberati due ostaggi

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

La fitta agenda politica del premier iracheno Iyad Allawi a Bruxelles, il dramma di nuovi attentati, la liberazione di tre ostaggi ed un nuovo comunicato di Al Qaeda. Sono questi gli ultimi sviluppi della situazione irachena sulla quale ci riferisce Amedeo Lomonaco:

“L’Unione Europea ricominci da zero e apra un nuovo capitolo sull’Iraq”: è questo l’invito lanciato stamani a Bruxelles dal primo ministro iracheno, Iyad Allawi, al termine di un incontro bilaterale con il premier britannico Tony Blair. Il leader iracheno, parlando al Consiglio Atlantico, ha anche dichiarato di apprezzare il lavoro svolto dalla Nato per il Paese arabo. Allawi ha annunciato, inoltre, che il partito Baath, al potere durante il regime di Saddam Hussein, sarà escluso dalle elezioni. E il vice presidente iracheno ha detto che la consultazione si terrà il 27 gennaio.

Morti due bambini

Sul terreno, intanto, due bambini di 3 e 12 anni sono morti, nei pressi di Moqdadiya, quando un colpo di mortaio ha colpito la loro abitazione. Due marines, inoltre, sono stati uccisi ed altri quattro feritinella provincia di Al Anbar, ad ovest di Baghdad. Un altro soldato è morto in seguito allo scoppio di una bomba vicino a Balad. Lo ha riferito un portavoce militare americano, aggiungendo che questi episodi sono avvenuti ieri. E l’aviazione statunitense ha nuovamente colpito, nelle ultime ore, postazioni e depositi di armi dei ribelli a Falluja, dove i militari americani hanno bloccato tutte le vie di accesso. Secondo fonti ospedaliere, le incursioni aeree compiute nella notte nella città sunnita sono costate la vita ad almeno tre persone.

Liberati due ostaggi libanesi

Sul versante ostaggi, sono stati rilasciati due libanesi sequestrati all’inizio di ottobre e un cittadino nepalese rapito la scorsa settimana con un americano, un filippino e tre iracheni, due dei quali successivamente liberati. Un gruppo islamico legato ad Al Qaeda ha minacciato, infine, gli americani con un nuovo comunicato diffuso su Internet. “Ci sarà una violenta rappresaglia, un inferno intollerabile – si legge nel testo – in seguito alla rielezione del presidente americano, George Bush”.

 

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