© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Iraq, un ennesimo attentato kamikaze è stato condotto nel centro di Baghdad. L’esplosione, avvenuta a bordo di un pullman, ha provocato la morte di almeno 30 persone. Il governo giapponese ha annunciato intanto che sarà prolungata di un altro anno la sua missione nel Paese arabo. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Un nuovo attacco è stato sferrato contro il popolo iracheno che cerca faticosamente di incamminarsi sulla via della normalità e della democrazia. Un attentatore suicida si è fatto saltare in aria tra i passeggeri di un pullman in partenza da Baghdad e diretto a Nassiriya. Le vittime sono tutte civili. L’attentato, condotto ad una settimana dalle elezioni, è un ennesimo, duro colpo contro la stabilità del Paese. Ma in questo difficile scenario, proseguono comunque, gli sforzi della comunità internazionale per assicurare un’adeguata cornice di sicurezza.

Il Giappone prolunga la missione in Iraq

Il governo di Tokyo ha deciso di prolungare di un anno la missione nel Paese arabo e in vista della consultazione del 15 dicembre sono state pianificate ingenti misure di sicurezza. Ma la situazione resta difficile da controllare: secondo il premier turco, Tayyip Recep Erdogan, l’Iraq è diventato “un campo d’addestramento per i terroristi in seguito all’invasione del 2003”. Sul fronte dei sequestri, il ministro degli Esteri britannico, Jack Straw, ha rivolto un nuovo appello ai rapitori dei quattro volontari di un’organizzazione cristiana perché si mettano in contatto con le autorità britanniche. I sequestratori hanno prorogato l’ultimatum di 48 ore.

Sorte di Bin Laden

La sorte di Bin Laden torna, infine, ad essere avvolta da una cappa di mistero. La televisione araba Al Jazeera ha ammesso che il video con le dichiarazioni del numero due di Al Qaeda, Al Zawahiri, è stato mandato in onda, ieri, per errore e risale allo scorso mese di settembre. Nel messaggio, il medico egiziano dichiara che Osama Bin Laden è vivo. Secondo diverse fonti, potrebbe essere nascosto nelle regioni tribali lungo il confine tra Afghanistan e Pakistan. Altre fonti sostengono, invece, che Bin Laden sarebbe morto a giugno, nei pressi di Kandahar, per gravi problemi renali.

 

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