Iraq: ancora gruppi ribelli a Falluja

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Fallujah “occupata”, ma non ancora del tutto “sotto controllo”. E’ quanto dichiarano fonti dell’esercito americano aggiungendo che potrebbero passare ancora alcuni giorni prima di soffocare completamente la ribellione degli insorti. E in Iraq, intanto, la fase finale dell’offensiva su Falluja coincide con l’apertura di un nuovo fronte a Mossul. Nei pressi di questa città si sono arroccati, infatti, i ribelli riusciti a fuggire da Falluja. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Si combatte ancora a Falluja ma il governo iracheno ha comunque dichiarato conclusa l’offensiva militare. Più caute invece le dichiarazioni rilasciate dai militari statunitensi. Dopo sette giorni di battaglia non è stata ancora completamente espugnata, infatti, la zona sudovest della città. Secondo l’ultimo bilancio fornito dall’esercito americano sono almeno 1200 i guerriglieri rimasti uccisi durante i combattimenti ed oltre 400 quelli catturati. Ma uno degli obiettivi principali dell’assalto, la cattura del terrorista giordano Al Zarqawi, è stato mancato: il consigliere per la sicurezza nazionale ha detto infatti che il leader di Al Qaeda in Iraq è riuscito a fuggire.

A Baghdad ucciso un membro del governo

I militari statunitensi hanno annunciato inoltre il ritrovamento, a Falluja, del cadavere di una donna non araba. Sono in corso accertamenti per stabilire l’identità della vittima che potrebbe essere una delle due straniere recentemente rapite in Iraq, l’anglo irlandese Margaret Hassan o la polacca Teresa Borcz. Dopo l’operazione condotta a Falluja unità delle forze americane e irachene sono ora state spostate verso Mosul, dove si sono concentrati numerosi gruppi di ribelli provenienti dalla città sunnita. Il tentativo della guerriglia è quello di impegnare le forze della coalizione per alleggerire la pressione su Falluja. A Baghdad, infine, uomini armati hanno ucciso, in due distinti attacchi, un membro del governo e cinque civili.

 

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