Sport frontiera della nuova evangelizzazione

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Lo sport alla luce del magistero della Chiesa e lo sport come frontiera della nuova evangelizzazione. Sono i temi affrontati, stamani, nell’ambito del seminario internazionale “Il mondo dello sport oggi: un campo di impegno cristiano”, organizzato dal pontificio Consiglio per i laici. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

 

Il contributo del magistero della Chiesa sullo sport inizia agli albori del ‘900 con Pio X. Al centro degli interventi dei Papi sullo sport, che sono oltre 200, c’è sempre l’uomo. Ascoltiamo il responsabile dell’Ufficio per lo sport e tempo libero della CEI, mons. Carlo Mazza:

R. – Alla Chiesa sta a cuore l’uomo perché l’uomo è il segno più alto del dito di Dio, della creazione. Attraverso lo sport, che riguarda la persona umana e in particolare il corpo dell’uomo, si esprime la potenza, la bellezza, la gloria del Signore.

L’atleta Gesù

D. – Ricordando il pensiero di Giovanni Paolo II sullo sport, mons. Carlo Mazza ha poi contrapposto alla figura dell’atleta ‘super star’, diffusa nella società contemporanea, un altro modello di atleta: Gesù.

R. – E’ ancora commovente ricordare la preghiera di Giovanni Paolo II il 28 ottobre del 2000, allo stadio Olimpico. Al termine della sua omelia il Papa prega per l’atleta e lo paragona all’atleta di Dio, Gesù. Quindi, offre il modello di Gesù a tutti gli sportivi, a tutti gli atleti.

Giovanni Paolo II e lo sport

Del rapporto particolare che Giovanni Paolo II ha avuto con il mondo dello sport ci parla anche il vescovo ausiliare di Kyelce, in Polonia, mons. Marian Florczyk:

R. – Conosceva il valore dello sport per il corpo ma anche per lo spirito. Attraverso lo sport, l’uomo può crescere come persona. Per questo, Giovanni Paolo II praticava lo sport. Come Santo Padre, parlava dello sport e voleva essere sempre vicino alla gente che pratica lo sport.

Sport, potenzialità e rischi

D. – Il seminario ha approfondito, in particolare, le potenzialità e le minacce dello sport. Sentiamo, in proposito, il presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, mons. Stanislao Rylko:

R. – Lo sport ha delle grandi potenzialità: può far riscoprire il senso del sacrificio, il senso dell’impegno, della lealtà. Ma allo stesso tempo, lo sport contemporaneo presenta anche vari rischi, quali l’ingerenza dell’economia e la ricerca della vittoria ad ogni costo. E’ comunque importante dire che ci sono anche delle grandi risorse per promuovere una crescita integrale della persona umana attraverso lo sport.

Rinnovare il mondo dello sport

D. – Il presule ha anche detto che per molte persone lo sport è diventato un surrogato dell’esperienza religiosa. Stadi e palestre – ha aggiunto – sembrano templi del nuovo culto. E’ quindi urgente rinnovare il mondo dello sport…

R. – Vogliamo guardare lo sport come campo di impegno per noi cristiani, cercando di capire insieme che cosa si possa realmente fare per ricondurlo alle radici dei grandi ideali che lo hanno animato lungo la storia.

Ed in questo solco si inserisce questo convegno, “Il mondo dello sport oggi un campo di impegno cristiano”, che ha dato inizio all’attività della sezione “Chiesa e sport” del dicastero per i laici.

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