Maratona elettorale nell’Unione Europea

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Si sta per chiudere la maratona elettorale nei 25 Paesi dell’Unione Europea: dopo le consultazioni in Gran Bretagna, Olanda, Irlanda, Repubblica Ceca, Malta e Lettonia oltre 280 milioni di persone sono infatti chiamate alle urne per eleggere 732 deputati che dal prossimo 20 luglio siederanno a Strasburgo nel nuovo Parlamento. I risultati affluiranno nella notte, a Bruxelles, in una speciale sala stampa allestita dall’Europarlamento che mostrerà alle 22.45 la prima proiezione sulla composizione della nuova Assemblea poco dopo la chiusura delle ultime urne. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

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In Gran Bretagna i risultati del voto europeo dovrebbero confermare l’esito delle elezioni amministrative che hanno visto scendere al terzo posto il partito laburista del premier Tony Blair dopo i conservatori e i liberali democratici. Per quanto riguarda l’Olanda, dove sono stati comunicati i risultati senza aspettare che si votasse negli altri Paesi dell’Unione, l’affluenza è stata di circa il 40 per cento i cristiani democratici, pur arretrando sensibilmente, si sono confermati primo partito con il 24,4 per cento dei consensi.

In Irlanda avanza il Sinn Fein

Nella Repubblica di Irlanda, dove si è votato anche per le amministrative, sembra assumere particolare rilievo l’avanzata del Sinn Fein, l’ala politica del movimento indipendentista repubblicano, e l’arretramento del Fianna Fail, lo schieramento di centro destra guidato dal premier, Bertie Ahern. Il 79 per cento degli elettori ha inoltre detto ‘si’, con un referendum, a restrizioni per la concessione della nazionalità agli immigrati. I primi exit poll delle elezioni svoltesi nella Repubblica Ceca, uno degli otto Paesi ex comunisti entrati a far parte dell’Unione Europea dallo scorso primo maggio, assegnano la vittoria all’attuale opposizione di centrodestra, euroscettica.

In Italia accuse dell’opposizione a Berlusconi

A Malta, dove è stata massiccia la partecipazione al voto, si potrebbe registrare la più alta percentuale di affluenza tra i Paesi dell’Unione. Per quanto riguarda la, Lettonia ha votato il 38, 1 per cento degli aventi diritto e secondo due exit poll pubblicati dopo la  chiusura dei seggi, il governo di coalizione ha subito una pesante sconfitta, a vantaggio dell’opposizione di destra. In Italia, dove secondo il ministero dell’Interno l’affluenza alle urne fino alle 12 di oggi è stata del 34,1 per cento, l’opposizione ha accusato il primo ministro Silvio Berlusconi, di aver violato il silenzio elettorale dopo aver votato in un seggio milanese.

In Germania in calo Schroeder

Per quanto riguarda la Germania, i sondaggi danno inoltre in netto calo i socialdemocratici del cancelliere Gerhard Schroeder e si prevede una scarsa affluenza. Basso tasso di partecipazione anche in Francia dove a mezzogiorno ha votato soltanto il 13,56 per cento degli elettori. In Lituania, infine, doppio appuntamento elettorale: si vota infatti anche per le presidenziali. I sondaggi danno per favorito l’ex presidente centrista Valdas Adamkus.

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