Al via la visita apostolica in Irlanda

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

La Santa Sede ha annunciato, con un comunicato, l’inizio della visita apostolica in Irlanda alle arcidiocesi metropolitane irlandesi, ai seminari e agli Istituti religiosi dopo i casi di abuso da parte di membri del clero. L’iniziativa fa seguito alla lettera pastorale dello scorso 19 marzo di Benedetto XVI ai cattolici irlandesi, nella quale il Papa esprimeva “profondo dolore e rammarico a motivo degli abusi commessi da sacerdoti e religiosi e del modo in cui tali situazioni erano state affrontate nel passato”. Nei mesi successivi alla pubblicazione della lettera, sono stati organizzati incontri preparatori per delineare gli obiettivi della visita. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

La visita apostolica in Irlanda verificherà se i rapporti esistenti tra le varie componenti della Chiesa locale possano sostenere “il cammino di profondo rinnovamento spirituale”. La visita, che non sarà né un’indagine su singoli casi di abuso né un processo per giudicare eventi del passato, avrà anche l’obiettivo di verificare l’efficacia delle procedure seguite e delle diverse forme di assistenza rivolte alle vittime. Non interferirà inoltre con “l’ordinaria attività delle autorità giudiziarie” e non si sostituirà alla “legittima autorità dei vescovi locali o dei superiori religiosi”.

Dublino

Incontri con vittime di abusi

I visitatori delle quattro arcidiocesi metropolitane – il cardinale Cormac Murphy-O’Connor per Armagh; il cardinale Seán P. O’Malley per Dublino; mons. Thomas Collins per Cashel e Emly; l’arcivescovo Terrence Prendergast per Tuam – incontreranno quanti “sono stati profondamente feriti da abusi” e le loro famiglie. Verificheranno poi l’applicazione delle linee guida del documento prodotto nel 2009 dal “Consiglio nazionale per la salvaguardia dei minori nella Chiesa cattolica”.

Incontro con i vescovi della provincia ecclesiastica

I visitatori delle quattro arcidiocesi metropolitane potranno anche incontrare i vescovi della provincia ecclesiastica e dovranno sentire oltre all’ordinario il vicario generale, i vicari episcopali, i giudici del Tribunale ecclesiastico, il cancelliere, i membri del Consiglio presbiterale, i membri del Collegio dei consultori e dei Consigli pastorali e, soprattutto, i responsabili, a livello diocesano e parrocchiale, dell’Ufficio di protezione e prevenzione degli abusi.

Da esaminare tutti gli aspetti della formazione sacerdotale

Il visitatore apostolico per i seminari irlandesi, mons. Timothy Dolan, arcivescovo di New York, visiterà cinque istituzioni ed esaminerà “tutti gli aspetti della formazione sacerdotale”. Oltre a colloqui individuali con i seminaristi e altre persone coinvolte nella vita del seminario, sarà data l’opportunità di un incontro anche a ciascun sacerdote che abbia recentemente concluso gli studi. Non è suo compito incontrare vittime di abusi. Ogni formatore e studente potrà inoltre esprimere la propria opinione sul Seminario con una dichiarazione firmata.

Assistenza alle vittime

I visitatori apostolici degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica con Case in Irlanda – suor Sharon Holland, padre Robert Maloney, suor Máirin Mc Donagh, e padre Gero McLoughlin – valuteranno le risposte ad un questionario sull’eventuale coinvolgimento in casi di abusi e sull’assistenza data alle vittime. Dopo avere attentamente studiato la relazione dei visitatori, la Congregazione determinerà quali passi ulteriori debbano essere presi per contribuire a rivitalizzare la Vita consacrata in Irlanda.

Ricerche in corso

Le Congregazioni per i vescovi, per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, d’intesa con la Segreteria di Stato, concordano infine che la prima fase della visita debba essere completata, possibilmente, entro la Pasqua del 2011. In quel periodo i visitatori dovranno trasmettere i risultati delle loro ricerche, in modo che successivamente possa essere discusso un piano per il futuro. Una volta completata la visita, la Santa Sede renderà nota una sintesi complessiva dei risultati.

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