Imminente il nuovo governo palestinese

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Nei Territori occupati, appare imminente la formazione del futuro esecutivo palestinese. Fonti dell’Autorità nazionale palestinese hanno rivelato che il nuovo governo potrebbe essere presentato già domani al presidente Abu Mazen, e lunedì al Parlamento. Ma nel nuovo mosaico politico palestinese tracciato da Hamas, vincitore delle elezioni legislative del 25 gennaio scorso, si annunciano importanti defezioni. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Si complica il percorso politico che dovrà portare alla composizione del futuro governo palestinese. Fonti di al Fatah hanno dichiarato che il partito moderato del presidente Abu Mazen non entrerà nell’esecutivo guidato da Hamas. Il nodo da sciogliere rimane la richiesta, rivolta dai possibili alleati di Hamas al gruppo radicale, di rispettare accordi già sottoscritti tra l’Autorità nazionale palestinese e Israele.

Segnali di distensione

E proprio verso lo Stato israeliano, Hamas lancia intanto nuovi segnali di distensione. In un’intervista rilasciata all’emittente televisiva americana “CBS News”, il leader di Hamas e premier designato, Ismail Haniyeh, ha dichiarato di sperare in un accordo di pace con Israele. Haniyeh ha anche aggiunto di non avere mai ordinato azioni militari o terroristiche contro lo Stato ebraico. “Vogliamo fermare lo spargimento di sangue”, ha precisato il leader del gruppo radicale.

Le richieste di Hamas

Ma per rinunciare alla violenza e riconoscere Israele, il movimento fondamentalista esige che venga riconosciuto uno Stato palestinese nelle frontiere della Striscia di Gaza, della Cisgiordania e di Gerusalemme Est. In Israele, intanto, il leader del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, Ahmed Saadat, prelevato martedì scorso dai soldati israeliani dal carcere palestinese di Gerico, ha negato qualsiasi responsabilità per l’assassinio, nel 2001, del ministro israeliano del Turismo, Rehama Zeevi. Secondo gli israeliani, il ministro è stato ucciso in seguito ad un ordine impartito dall’estremista palestinese. L’ordine sarebbe stato dato per vendicare l’assassinio di un alto esponente del suo gruppo. I soldati dello Stato ebraico sono entrati in azione per arrestare Saadat dopo che gli osservatori di Stati Uniti e Gran Bretagna avevano lasciato il carcere.

Foto:

By Makbula Nassar [CC BY-SA 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], from Wikimedia Commons

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