Iraq: scontri tra soldati Usa ed esercito del Mahdi

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Iraq sedici persone sono rimaste uccise, questa notte, nel corso di un raid aereo statunitense su Falluja e durante furiosi scontri scoppiati a Baghdad tra forze americane e miliziani dell’esercito del Mahdi. Una dura battaglia tra ribelli e truppe statunitensi è avvenuta anche nel nord del Paese, nei pressi di Mossul, dove sono morti due guerriglieri. A Bassora è stato sabotato un altro oleodotto. Cresce, intanto, l’angoscia per la sorte dei giornalisti francesi presi in ostaggio. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Le autorità di Parigi hanno chiesto la liberazione dei due giornalisti francesi di ‘Radio France’ e del quotidiano ‘Le Figaro’ rapiti dalla guerriglia. Il premier francese, Jean Pierre Raffarin, ha convocato stamani una riunione con i ministri di Esteri, Interni e Comunicazione per “coordinare l’azione del governo” sulla vicenda, dopo il video trasmesso ieri dall’emittente araba Al Jazeera. Nel filmato, il sedicente gruppo Esercito islamico dell’Iraq ha annunciato di aver preso in ostaggio i due reporter, scomparsi lo scorso 20 agosto mentre erano in viaggio tra Baghdad e Najaf.

Ultimatum dai rapitori

I rapitori, gli stessi responsabili del sequestro e dell’uccisione del giornalista italiano Enzo Baldoni, hanno lanciato un ultimatum di 48 ore pretendendo l’abolizione della legge francese che proibisce di mostrare simboli religiosi, tra i quali il velo islamico, nelle scuole pubbliche. Ma in Francia tutte le forze politiche e le organizzazioni musulmane più rappresentative hanno ribadito il loro ‘no’ al ricatto dei rapitori.

Diffuso video con ostagginepalesi

Nel drammatico capitolo relativo ai sequestri si deve anche registrare che un sito internet islamico ha diffuso un video nel quale dodici ostaggi nepalesi dichiarano di essere stati ingannati dalle “menzogne degli americani”. Sul versante politico, il ministro degli Esteri olandese Ben Bot, presidente di turno dell’Unione Europea, è giunto stamani a Baghdad alla testa di “una missione esplorativa”. Sono previsti incontri con diverse autorità irachene, tra le quali il premier, Iyad Allawi, ed il ministro degli Esteri, Hoshyar Zebari. Il primo ministro iracheno ha annunciato, intanto, che è stata avviata un’inchiesta sulla morte delle 25 persone, i cui cadaveri sono stati trovati venerdì scorso a Najaf nell’edificio dove il leader sciita, Moqtada al Sadr, aveva istituito il proprio “tribunale”.

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