Sri Lanka: dal card. Filoni le preghiere del Papa ai parenti delle vittime

© Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews Si conclude oggi in Sri Lanka la visita del cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. Il porporato – spiega l’arcivescovo di Colombo, cardinale Malcolm Ranjith Patabendige Don – ha portato la solidarietà del Papa.

Il Santuario di Sant’Antonio a Colombo, la Chiesa di San Sebastiano a Negombo, gli incontri con i familiari delle vittime e i colloqui con il presidente e il primo ministro dello Sri Lanka. Sono state queste le tappe principali del viaggio nel Paese asiatico del cardinale Fernando Filoni ad un mese dagli attacchi kamikaze che, lo scorso 21 aprile, hanno provocato almeno 258 morti. Secondo le autorità locali gli attentati, rivendicati dal sedicente Stato islamico, sono stati compiuti da un gruppo estremista, di matrice islamica, presente sull’isola.

La fede oltre lo shock

In vari momenti del viaggio in Sri Lanka, il cardinale Filoni è stato accompagnato dall’arcivescovo di Colombo cardinale Malcolm Ranjith Patabendige Don. Il porporato sottolinea a VaticanNews che gli attacchi, sferrati a Pasqua, sono stati uno shock in un Paese che si è anche contraddistinto per la pacifica convivenza tra fedeli di diverse religioni. Il cardinale Ranjith ricorda inoltre che il cardinale Filoni ha incontrato le famiglie delle vittime portando la vicinanza del Papa e assicurando la propria preghiera.

R. – Il cardinale Filoni è arrivato due giorni fa ed è andato a visitare le due comunità cattoliche afflitte da questa catastrofe. Ha visitato le famiglie e ha parlato con una famiglia per volta. Ha potuto salutare tutti e poi ha partecipato anche a cerimonie per la ricostruzione delle due chiese. È stata una visita veramente molto, molto utile per noi perché ci ha portato la vicinanza del Santo Padre. Noi abbiamo non solo sentito la vicinanza del Santo Padre tramite la radio, la televisione e le lettere, ma anche abbiamo potuto vedere, con i nostri occhi, la sua presenza attraverso la presenza del cardinale.

Come è stato accolto il cardinale Filoni dalla popolazione, dalla comunità cristiana, dai parenti delle vittime?

R. – E’ stato un momento commovente perché ha potuto parlare con ogni famiglia colpita dal dolore,. Ha assicurato che il Santo Padre prega per loro ed è vicino a loro.

Per lo Sri Lanka gli attacchi sono stati uno shock …

R. – Uno scock incredibile perché noi avevamo avuto ottimi rapporti con la comunità islamica, con tutte le altre religioni. Nonostante tutto questo, ci hanno preso come bersaglio questi che si dicono musulmani. Ma in realtà non sono musulmani. Sono terroristi che hanno attaccato questa gente innocente.

Tra l’altro, erano arrivati degli allarmi, ma sono stati sottovalutati …

R. – Sì ed è una vergogna. Alcuni settori dei servizi segreti hanno saputo questa cosa e l’hanno comunicata anche ad alcuni politici, ma sembra che loro abbiano ignorato questo avvertimento dicendo che non era una cosa seria.

Adesso c’è il timore che ci possano essere nuovi attacchi, perché alcuni terroristi sono rimasti nel Paese…

R. – Stanno indagando. C’era un progetto in atto da alcuni anni, già, in Sri Lank. Sappiamo che questo movimento è nato già alcuni anni fa e che c’erano i campi di addestramento e che avevano fatto tutti i preparativi. Per questo, hanno potuto attaccarci così duramente. Il governo avrebbe dovuto fare di più per prevenire questa situazione.

Non si può escludere, purtroppo, che i terroristi possano colpire nuovamente…

R. – Non si sa e per questo adesso siamo molto attenti. Anche nelle chiese abbiamo messo in atto alcuni provvedimenti per la vigilanza nelle chiese e nelle scuole, per i bambini, perché ancora non è completamente chiara la situazione.

Torniamo alla visita del cardinale Filoni. Il porporato ha incontrato anche il premier dello Sri Lanka: quali sono stati i temi al centro di questo incontro, di questo colloquio?

R. – Lui è stato ricevuto anche dal presidente dello Stato, il signor Sirisena. Poi, il primo ministro ha reso visita al porporato in nunziatura. Eravamo presenti anche noi e abbiamo avuto un colloquio abbastanza chiaro nel corso del quale il cardinale Filoni ha spiegato ciò che il Santo Padre si aspetta dal governo. Aspettiamo che continuino ad aiutare la gente per tornare alla normalità. Aspettiamo che cerchino anche le persone coinvolte in questi attentati e che nel Paese torni la tranquillità, il più presto possibile.

Intanto, per il ritorno verso questa normalità si stanno ricostruendo le chiese. Il governo ha finanziato sia la ricostruzione della chiesa di San Sebastiano sia quella del Santuario di Sant’Antonio …

R. – Sì, il governo sta facendo molto per restaurare le due nostre chiese e anche la chiesa evangelica a Batticaloa. Il nostro appello è questo: pregate per noi e aiutate per quanto sia possibile. Cercate di assicurare che  atti di questo tipo non accadano in altri Paesi …

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