Spagna. Finisce bipartitismo: vincono i Popolari

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Le elezioni in Spagna hanno fatto emergere uno scenario politico non più bipolare. Sono infatti quattro i partiti chiamati ad una complessa fase di consultazioni per formare il governo. Il Partito Popolare si conferma il più votato, ma con un numero di seggi ben al di sotto dei 176 necessari per ottenere la maggioranza assoluta. Alta l’affluenza alle urne che si attesta attorno al 73%. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

 

Dopo quasi quarant’anni di bipartitismo con l’alternanza tra popolari e socialisti saranno determinanti in Spagna, per la formazione del governo, anche altre forze politiche. Il partito popolare del premier Mariano Rajoy si conferma, infatti, prima forza politica del Paese ma ottiene solo il 28,7% dei consensi e non conquista la maggioranza assoluta. Al secondo posto, il Partito socialista guidato da Pedro Sanchez con il 22% dei voti. Risultato oltre le aspettative per il partito di sinistra Podemos che, conquistando più del 20% dei voti, diventa il terzo partito a livello nazionale e il primo in Catalogna. Ottengono invece meno del 14% dei consensi i moderati di Ciudadanos. Hanno votato oltre il 73% degli elettori. Si è registrato, rispetto al 2011, un incremento nell’affluenza di 5 punti.

Partito Popolare: inizia una tappa non facile

Il primo ministro ha dichiarato che tenterà di formare” un governo stabile” aggiungendo che inizia per il Paese “una tappa non facile”. “Sara’ necessario – ha spiegato – parlare molto e raggiungere accordi”.

Socialisti: la Spagna vuole una svolta a sinistra

Il leader socialista Pedro Sanchez ha dichiarato che spetta ora al premier Mariano Rajoy tentare di formare il nuovo esecutivo. “La Spagna vuole una svolta a sinistra”. Il partito socialista è pronto per i negoziati.

Podemos: nato un nuovo Paese

“E’ nata una nuova Spagna” e il Paese – ha detto il leader di Podemos, Pablo Iglesias – ha optato per “un cambio di sistema”. Podemos – ha sottolineato – è la prima forza politica nei paesi Baschi e in Catalogna.

Ciudadanos: riforme necessarie 

Il leader di Ciudadanos, Alberto Rivera, ha affermato che milioni di spagnoli si sono espressi per il cambiamento. In questo nuovo contesto – ha aggiunto – le priorità sono il dialogo e le riforme.

Spagna scossa da crisi e proteste

L’unica soluzione che matematicamente garantirebbe i 176 seggi è una grande coalizione fra popolari e socialisti. Il premier Rajoy venerdì scorso, per la prima volta, non ha escluso in modo categorico questa ipotesi. A far irrompere sulla scena politica i due nuovi movimenti Podemos e Ciudadanos sono stati, secondo diversi osservatori, la crisi economica e le proteste di piazza. Restano inoltre molto alti i livelli di disoccupazione.

Cruciale il ruolo del re Felipe VI

Per governare è dunque necessaria una coalizione. Può rivelarsi determinate nelle trattative  l’opera di mediazione del re Felipe VI. L’articolo 56 della Costituzione stabilisce, in particolare, che il re “arbitra e modera il funzionamento regolare delle istituzioni”.

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