Risorse forestali, rapporto della Fao

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Ogni anno la terra viene privata di un’area boschiva della grandezza della Sierra Leone. E’ uno degli allarmanti dati emersi dall’ultimo rapporto della FAO, intitolato “Valutazione delle Risorse Forestali Mondiali 2005” e presentato stamani a Roma. Il fenomeno della deforestazione, si legge nello studio, è in parte arginato dai programmi di rimboschimento e dall’espansione naturale delle foreste. Ad aver subito i danni maggiori, sono il Sud America e l’Africa, con oltre 4 milioni di ettari persi all’anno. In Asia, invece, si è registrato un recupero  annuo di un milione di ettari grazie in particolare agli sforzi della Cina.

In Europa le aree boschive continuano ad espandersi

Per quanto riguarda l’Europa, le aree boschive continuano ad espandersi, ma ad un ritmo più lento rispetto agli anni ‘90. Lo studio sottolinea, poi, che il 30 per cento del territorio mondiale è ricoperto attualmente da foreste: oltre i due terzi di esse si trovano in 10 Paesi. Lo Stato con la più vasta area boschiva è la Russia, seguita da Brasile e Canada. La ricerca evidenzia anche come le foreste siano i grandi polmoni della Terra: nel complesso, il carbonio assorbito da questi habitat è circa il 50 per cento in più di quello contenuto nell’atmosfera.

La funzione produttiva degli alberi

Non si può dimenticare, inoltre, la funzione produttiva degli alberi: un terzo delle foreste del pianeta è impiegato per la produzione di legname. Partendo da questo dato, il rapporto sottolinea l’importanza dei prodotti forestali per le economie locali, nazionali e internazionali, che vedono impiegati in totale quasi 10 milioni di persone. L’obiettivo, indicato dalla FAO, è quello di offrire un aiuto ai governanti nell’adozione di politiche e programmi forestali che cerchino di conciliare l’economia con la tutela dell’ambiente.

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