Presentato ddl sul reato di omicidio stradale

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Il Partito democratico del Senato ha presentato oggi alla stampa il disegno di legge “Norme in materia di omicidio e lesioni personali stradali”. E’ intervenuto, tra gli altri, l’avvocato Domenico Musicco, presidente dell’Associazione vittime incidenti stradali e sul lavoro, che si è soffermato sulle misure previste con l’introduzione del reato di omicidio stradale. Amedeo Lomonaco lo ha intervistato:

 

R. – Questo reato consentirebbe di avere pene molto più severe per i pirati della strada, per gli ubriachi e i drogati al volante, per chi scappa dopo l’incidente, oppure per chi va a velocità folli lungo le nostre strade e causa vittime. Quindi, per i casi più gravi. Proprio ieri sera ne è successo uno a Milano: un altro pirata della strada che guidava contromano sulla Milano-Meda ha ucciso una donna. Ed è inaccettabile che non ci siano mai pene nei nostri tribunali. Si tratta di reati che distruggono la vita di intere famiglie. Viene punito di più chi ruba una scatoletta di tonno in un supermercato di chi uccide sulla strada, magari sotto l’effetto di alcool e droghe. Questo sinceramente è inaccettabile.

Ogni anno in Italia scompare un paese di 5000 persone

D. – L’obiettivo è anche quello di contrastare un fenomeno drammatico: ogni anno, scompare in Italia un paese di circa cinque mila persone. Tante sono le vittime delle strade in Italia. Almeno 300 mila i feriti, oltre 200 mila i disabili gravi…

R. – E’ la prima causa di morte per le persone sotto i 40 anni. E’ una vera e propria emergenza nazionale ed è chiaro che ci vuole una pena per questo tipo di reati, per questo tipo di delinquenza alla guida. Naturalmente, rimarrà il reato di omicidio colposo semplice e invece per i casi più gravi verrà applicata una pena, che non vuol dire una pena esemplare o una vendetta da parte dei familiari. Ma si tratta di una pena effettiva, che faccia capire al colpevole quello che ha commesso, cioè il disvalore della sua azione. Certo, ci vuole anche la prevenzione.

Presidio del territorio

D. – A questo, appunto, va aggiunto un presidio del territorio. Negli ultimi anni, sembra calato questo presidio…

R. – Questa è una sensazione ma anche una certezza: purtroppo siamo fermi da tanti anni a un milione di controlli del tasso alcolemico, a fronte dei 10 milioni negli altri Paesi europei più avanzati. Se mancano i controlli sulla velocità in città, se mancano i controlli sull’alcool, se manca il controllo sulla droga, se mancano le forze dell’ordine dislocate nelle strade, e non nelle caserme, chiaramente una politica di prevenzione non si attua.

Il Papa e le vittime della strada

D. – Alle vittime della strada ha espresso più volte vicinanza e ha anche assicurato la propria preghiera Papa Francesco, che ha anche incontrato la vostra Associazione…

R. – “Esatto. L’Associazione vittime incidenti stradali (Avisl) ha incontrato proprio un mese fa il Pontefice, che si è dimostrato – anche in questo caso – particolarmente sensibile al problema delle vittime della strada. Aveva già espresso la sua vicinanza in occasione della Giornata mondiale delle vittime della strada, la terza domenica di novembre, con un messaggio letto durante l’Angelus e ha incontrato anche noi familiari con l’Associazione”.

Un dono speciale al Pontefice

“Un cuscino raffigurante l’effige del Papa da ragazzo è stato consegnato proprio al Papa da un bambino che ha perso la sorellina a causa di un criminale in strada. È stato un dono molto gradito dal Pontefice. Anche in questo caso, Papa Francesco dimostra di avere una sensibilità e una vicinanza per i problemi della gente e per la vita umana, perché qui si parla di vite umane, di difendere il valore della vita”.

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