Pasqua in Europa. Intervista con Salvatore Martinez

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Anche in Europa il tempo di Pasqua è l’occasione per riflettere su come promuovere un’autentica rinascita spirituale. E’ quanto sottolinea, al microfono di Amedeo Lomonaco, il presidente del Rinnovamento nello Spirito, Salvatore Martinez:

 

R. – E’ necessario che l’Europa torni a pensare “cristiano”, senza permettere che umanesimo e cristianesimo appaiano separati, addirittura contrapposti. Si sta facendo in Europa dell’umanesimo ateo la nuova religione civile, violando la memoria culturale, sociale e spirituale che ha fatto grande l’Europa. La vera crisi europea è spirituale, prima che economica e politica. Per questo, c’è bisogno di una nuova rinascita spirituale, quasi per saldare le tre aree di Europa, che ancora non riescono ad incontrarsi: l’Europa del Nord, sempre più appagata, opulenta, preoccupata del benessere materiale, l’Europa dell’Est post comunista che desidera una vita nuova, e l’Europa del Sud in cui le tre religioni monoteiste, le grandi tradizioni culturali mediterranee fanno fatica a dialogare e a procedere in pace.

Speranze in Europa

D. – Alla luce anche degli insegnamenti e delle indicazioni dell’enciclica ‘Spe Salvi’, si possono scorgere segnali di speranza anche in questo tempo, in questa Europa?

R. – Si, questi segnali vanno riaffermati, annunciati. C’è speranza perché c’è Cristo e chi ha Cristo non è mai solo. Questa meravigliosa compagnia la testimoniano ogni giorno migliaia di uomini e di donne, che riscoprono la fede come migliore alleata del vivere quotidiano, rendendo questa nostra Europa più solidale. Si schierano dalla parte degli ultimi, di chi soffre, di chi ha smesso di sperare.

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