Papa Sisto, patrono di Alatri

Nome Pontefice Da Fino a Luogo di nascita
7 S. Sisto I 117 o 119 126 o 128 Romano

Solo i sacerdoti possono toccare il sacro calice e la patena, il piattino di metallo dorato, argentato o di metallo nobile usato per la deposizione dell’Ostia consacrata.  Il sacerdote deve recitare il “Sanctus” durante la celebrazione della messa. Sarebbero queste alcune delle disposizioni volute da Sisto I, romano ma probabilmente di origine greca, Pontefice durante il regno di Traiano, successore di Papa Sant’Alessandro.

Papa Sisto I è patrono di Alatri. La storia del legame del Pontefice con Alatri inizia nel 1132. È infatti questo l’anno in cui le reliquie di Papa Sisto arrivano nella cittadina laziale. Rainolfo, conte di Alife, decide di inviare degli ambasciatori a Roma per ottenere dal Papa Anacleto II le reliquie di qualche santo con lo scopo di liberare la propria città dalla pestilenza. Anacleto concede l’urna delle reliquie di S. Sisto agli alifani. Nei pressi di Fumone, la mula si ferma e imbocca un sentiero che conduce ad Alatri e non ad Alife. Dopo l’arrivo delle reliquie di Papa Sisto, la città di Alatri viene liberata dalla peste.

La festa di San Sisto ad Alatri

La festa di San Sisto si celebra ad Alatri il mercoledì dopo Pasqua. Nel 1186 la città era assediata dalle truppe di Arrigo VI, figlio di Federico Barbarossa. Dopo nove giorni di resistenza, gli abitanti di Alatri si recano stanchi davanti al loro patrono invocando aiuto e protezione. Riescono poi a sconfiggere il nemico il mercoledì dopo Pasqua. Da quel giorno, venne dichiarato giorno di festa e consacrato a San Sisto.

Fonti: Wikipedia e varie

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