Perdonanza e Giubileo eventi di misericordia

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Si rinnova all’Aquila il rito solenne della Perdonanza Celestiniana, l’indulgenza plenaria perpetua che Papa Celestino V concesse ai fedeli di tutto il mondo il giorno della sua elezione al Soglio pontificio. Questa sera, ad aprire la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, il momento più importante della Perdonanza, sarà il cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il Clero. Perdonanza e Giubileo – scrive l’arcivescovo metropolita dell’Aquila, mons. Giuseppe Petrocchi – sono “eventi di misericordia”. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

 

La celebrazione della Perdonanza precede quest’anno, di pochi mesi, l’apertura del Giubileo della Misericordia. “Entrambi gli eventi ecclesiali – sottolinea mons. Giuseppe Petrocchi – sono centrati sull’esperienza evangelica del perdono”. Siamo inviatati da Celestino V e da Papa Francesco – aggiunge il presule – a riscoprire “il Volto benevolo del Padre”.

La misericordia è un potente filtro spirituale
Il nostro “organismo spirituale” è esposto ad attacchi: “Tossine culturali e stili comportamentali sbagliati” tendono ad inquinarlo e a farlo deperire, ma “l’esercizio quotidiano della misericordia – sottolinea mons. Petrocchi – costituisce un potente filtro spirituale che disinnesca le reazioni malate della nostra psiche”. Sono molto pericolose, per la nostra igiene morale e mentale emozioni negative come “la rabbia e il rancore”.

Solo il bene ci fa crescere
Perdonare – scrive il presule – è vantaggioso, anzitutto per chi perdona. “Il peccato provoca divisioni e malessere. Solo il bene, che risponde al progetto di Dio, ci fa crescere”. “Il perdono – conclude l’arcivescovo dell’Aquila ricordando le parole di Papa Francesco – è lo strumento posto nelle nostre fragili mani per raggiungere la serenità del cuore. Lasciar cadere il rancore, la rabbia, la violenza e la vendetta sono condizioni necessarie per vivere felici”.

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