Italia, Ue chiude procedura d’infrazione per deficit

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Boccata d’ossigeno per l’economia italiana. La Commissione Europea proporrà mercoledì prossimo ai 27 Paesi membri di chiedere la chiusura della procedura di infrazione per deficit eccessivo. Cruciale, per arrivare a questa decisione, il dato sul rapporto tra deficit e Pil, tornato sotto il 3%. Intanto il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, ricorda in un messaggio la necessità per l’Europa di promuovere politiche coordinate per la crescita e di procedere verso l’unione politica. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

 

La proposta di chiusura della procedura di deficit, contenuta nella bozza del documento all’attenzione della Commissione europea, è accompagnata da precise raccomandazioni. L’Unione Europea chiede, in particolare, il consolidamento di bilancio e l’attuazione del processo di riforme per dare slancio a crescita ed occupazione. Tra le priorità, indicate da Bruxelles, anche una maggiore flessibilità nel mercato del lavoro, la riduzione della pressione fiscale sulle imprese, una migliore efficienza della Pubblica Amministrazione e del sistema bancario nazionale.

Il commento di Alberto Quadrio Curzio

Quali scenari si potranno aprire, per l’Italia, dopo la chiusura della procedura di infrazione? L’economista Alberto Quadrio Curzio:

“La chiusura della procedura era prevista, perché l’Italia ha certamente posto in essere una ristrutturazione dei conti pubblici molto forte. Certamente, il governo avrà qualche margine di manovra che penso andrà ad indirizzare soprattutto per favorire un riassorbimento parziale della disoccupazione, in particolare giovanile. Non so se riuscirà a finanziare qualche riduzione del cuneo fiscale contributivo; in ogni caso, si tratta di una discreta cifra ma non di una cifra tale da poter cambiare la dinamica dell’economia italiana che è particolarmente frenata e anche nell’anno corrente avremo un calo del Pil dell’1,5 %”. 

Saranno sbloccati 12 miliardi di euro

La chiusura della procedura di infrazione consentirà di sbloccare circa 12 miliardi di euro. La somma sbloccata – ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi – deve essere utilizzata per pagare i debiti della Pubblica Amministrazione. La chiusura della procedura di infrazione – ha detto il premier Enrico Letta – è una buona notizia ma la situazione dei conti pubblici – ha aggiunto – resta “difficile”.

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