Gregorio XVI, da monaco camaldolese a Papa

Nome Pontefice Da Fino a Luogo di nascita
254 Gregorio XVI 1831 1846 Belluno

Bartolomeo Alberto Cappellari nasce a Belluno il 18 settembre 1765. In giovane età entra nell’ordine dei Camaldolesi prendendo il nome di fra’ Mauro. Trasferito a Roma nel 1814, come abate nel monastero di S. Gregorio al Celio, nel 1823 viene eletto vicario generale dei Camaldolesi. Creato cardinale nel 1826, viene nominato prefetto di Propaganda Fide. 

Sale al soglio di Pietro dopo la morte di Papa Pio VIII. Prende il nome di Gregorio XVI, in omaggio a San Gregorio Magno, a cui era dedicato il monastero romano, del quale era stato abate. Stabilisce la sua residenza nel Palazzo Apostolico del Vaticano. Con l’aiuto delle truppe austriache, reprime i moti scoppiati nel 1831. Condanna il cattolicesimo liberale di Lamennais, una corrente religiosa e politica, nata e sviluppatasi nell’Europa del XIX secolo, che mirava a conciliare il pensiero cristiano con i principi liberali di libertà civili e sociali.

Contro libertà di stampa e di espressione

Durante i 16 anni di Pontificato, condanna la separazione tra Stato e Chiesa e la diffusione dei libri critici, respingendo ogni forma di sollevazione contro le autorità legittime. Alle agitazioni per la libertà di espressione e per uno Stato moderno, seguono operazioni di polizia ed esercito,  condanne ed esili. Durante il suo pontificato, proclama Santo, tra gli altri, Alfonso Maria de’ Liguori. Da impulso e cura alle opere pubbliche, come la rettifica del corso dell’Aniene a Tivoli. Proveniente da un Ordine religioso, favorisce in la loro ricostituzione, soprattutto quella della Compagnia di Gesù. Muore il primo giugno 1846 e viene sepolto in San Pietro.

Fonti: Wikipedia e varie.

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