Francesco: fraternità e cura del Creato unica via per lo sviluppo e la pace

Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews  Dopo la recita dell’Angelus, il Papa parla della nuova Enciclica “Fratelli Tutti” firmata ieri. Ricordati dal Pontefice la conclusione del Tempo del Creato e il giuramento nel pomeriggio delle nuove reclute della Guardia Svizzera.

Papa Francesco nel post Angelus ha ricordato la visita, ieri ad Assisi, per firmare  la nuova Enciclica “Fratelli tutti”. “L’ho offerta a Dio – ha detto – sulla tomba di San Francesco, che me l’ha ispirata, come la precedente Laudato si’”. “I segni dei tempi – ha aggiunto – mostrano chiaramente che la fraternità umana e la cura del Creato formano l’unica via verso lo sviluppo integrale e la pace, già indicata dai Santi Papi Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II”.

La nuova enciclica, nell’edizione straordinaria dell’Osservatore Romano, è stata distribuita in Piazza San Pietro. E con questa pubblicazione speciale , ha spiegato il Papa, “rincomincia la quotidiana edizione cartacea dell’Osservatore Romano”. “Che san Francesco – ha poi affermato il Santo Padre – accompagni il cammino di fraternità nella Chiesa tra i credenti di ogni religione e tra tutti i popoli”.

Tempo del Creato

Il Papa ha anche ricordato che oggi si conclude il Tempo del Creato iniziato il primo settembre scorso. “Abbiamo celebrato un ‘Giubileo per la Terra’ insieme ai nostri fratelli di diverse Chiese cristiane”. E qui Francesco ha salutato i rappresentanti del Movimento cattolico mondiale per il clima, i vari circoli Laudato si’ e le associazioni di riferimento impegnate in percorsi di ecologia integrale.

Guardia Svizzera

Un saluto particolare il Papa lo ha rivolto anche ai familiari delle nuove reclute della Guardia svizzera pontificia giunti a Roma per assistere oggi alla cerimonia di giuramento. “Questi ragazzi – ha detto – sono bravi! La Guardia Svizzera fa un percorso di vita al servizio della Chiesa, del Sommo Pontefice. Sono ragazzi bravi che vengono qui per due, tre, quattro anni e più. Vi chiedo un caloroso applauso alla Guardia Svizzera”.

Beato Olinto Marella

Uno dei pensieri di Francesco del post Angelus è andato alla cerimonia di oggi a Bologna per la beatificazione di don Olinto Marella, presbitero oriundo dalla diocesi di Chioggia, “pastore secondo il cuore di Cristo, padre dei poveri, difensore dei deboli”. “Possa la sua straordinaria testimonianza essere modello per tanti sacerdoti, chiamati ad essere umili e coraggiosi servitori del popolo di Dio”.

Stella Maris

Il Santo Padre ha infine rievocato una speciale ricorrenza: il 4 ottobre di 100 anni fa nasceva in Scozia l’opera “Stella Maris” a sostegno della gente del mare. “In questo anniversario così importante incoraggio i cappellani e i volontari a testimoniare con gioia la presenza della Chiesa nei porti, tra i marittimi, i pescatori e le loro famiglie”.

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