Esercizi spirituali sulla Chiesa icona della Trinità

0
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

“Nella comunione della Chiesa. La Chiesa, icona della Trinità”. E’ il tema sviluppato stamani dal teologo, mons. Bruno Forte, durante la predica degli Esercizi spirituali in Vaticano alla presenza del Papa. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

**********

Il cammino degli Esercizi spirituali è proseguito, oggi, nell’approfondimento del dono della partecipazione alla vita trinitaria, che si esprime in una relazione nuova di unità tra Dio e gli uomini. Nella sua meditazione, il teologo ha illustrato proprio l’elemento centrale di questa relazione, la Chiesa:

“La Chiesa, che Gesù è venuto a fondare sulla Terra, è la comunità dei figli resi tali nel Figlio, degli amati nell’Amato. E’ la Chiesa dell’amore”.

Amore trinitario

“Tutto nella Chiesa – ha detto il predicatore – viene dall’amore della Trinità”. Il cuore pulsante della Chiesa – ha aggiunto – è l’agape, l’amore che viene dall’alto, torna in alto e costituisce la regola di vita dei discepoli di Gesù.

“La Chiesa viene da Dio, de Trinitate. Dio ha avuto tempo per l’uomo e i giorni dell’uomo sono diventati il tempo penultimo, il frattempo, fra il già della prima venuta e il non ancora del Suo ritorno”.

Mosè, l’amico di Dio

Ieri pomeriggio mons. Bruno Forte si è inoltre soffermato sulla figura di Mosè, salvato dalle acque che ha condotto il suo popolo nel cammino della liberazione dalla schiavitù di Egitto verso la Terra promessa passando attraverso il Mar Rosso, prodigiosamente apertosi davanti a lui:

“Mosè è l’amico di Dio, quello con cui l’Eterno parla faccia a faccia. Gregorio di Nissa, uno dei classici della spiritualità cristiana, ha scritto una stupenda vita di Mosè, nella quale è presentato come modello di perfezione in materia di virtù. Mosè è l’esempio del cammino che tutti dovremmo compiere per piacere a Dio vivendo la nostra esistenza di battezzati perché noi, come lui, siamo salvati dalle acque. Dunque la vita di Mosè è un cammino pasquale come la vita del cristiano”.

In seguito, la lectio divina è stata dedicata alla scena della visitazione di Maria ad Elisabetta. “Alla scuola di Maria – ha concluso il teologo – impariamo ad agire nella sequela di Colui che ci ha rivelato il Dio Trinità Amore, cioè nella carità”.

**********

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *