© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

“La centralità della cura della persona nella prevenzione e nel trattamento della malattia da Hiv/Aids”. E’ il tema del convegno internazionale di studio promosso dal Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari e dalla Fondazione “Il Buon Samaritano” che si aprirà oggi pomeriggio a Roma. L’obiettivo dell’incontro è di individuare percorsi virtuosi, in diversi ambiti, in grado di garantire risposte più adeguate alle esigenze dei malati di Aids. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

La Chiesa è stata tra le prime realtà ad affrontare la piaga dell’Aids e continua ad essere in prima linea nella lotta contro questa malattia. Attualmente, gestisce il 25 per cento di tutti i servizi di prevenzione e di cura del mondo. Scopo del convegno è di stimolare nuove sinergie per migliorare la rete medica e assistenziale, come sottolinea mons. Zygmunt Zimowsky, presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari:

“Con quest’iniziativa si intende contribuire all’individuazione di percorsi medico-scientifici, educativi ed assistenziali, capaci di stimolare le sinergie tra le evidenze medico-scientifiche, gli aspetti di umanizzazione e di equità e di orientamenti magisteriali e pastorali che devono guidare la cura della persona malata”.

L’Aids è una delle prime cause di morte nel mondo

I dati relativi alla diffusione dell’Hiv sono ancora allarmanti. L’Aids è una delle prime cause di morte nel mondo, soprattutto nell’Africa subsahariana. In circa 30 anni, 60 milioni di persone sono state contagiate e oltre la metà sono già decedute. Ma il numero delle vittime legate all’Aids non comprende solo i malati o le persone contagiate. Ancora mons. Zygmunt Zimowsky:

“Non sarà mai possibile determinare con precisione il numero di vittime indirette che la pandemia ha causato e sta causando. Tra queste vi sono vedove, orfani, interi nuclei familiari, privati degli adulti in età lavorativa e dunque non più in grado di generare il reddito necessario alla sopravvivenza di chi dipende da loro”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *