Concerto della Armata russa in Vaticano

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Uno spettacolare concerto di 150 coristi dell’Armata russa celebrerà questa sera l’anniversario del Papa, riempiendo di suggestioni l’Aula Paolo VI, a partire dalle 18.30. Per l’occasione, sarà il tre volte premio Oscar, Vittorio Storaro, a curare la coreografia delle luci, mentre un addobbo di oltre cinquemila fiori abbellirà l’Aula, dono al Papa della Coldiretti e della Cooperativa Treponti, in collaborazione con la cooperativa sociale “Il Cammino” di Sanremo. Per conoscere protagonisti e repertorio, ecco il servizio di Amedeo Lomonaco:

 

La musica, la danza e il canto corale. Questa straordinaria miscellanea, innestata sul tradizionale folklore russo, sarà messa in scena grazie al curatore dell’intero progetto, il regista Andrea Andermann, che ne sottolinea l’alto valore simbolico:

“La possibilità di portare l’Armata Rossa, adesso ‘Armata Russa’ – una vocale che segna un cambio epocale – è sicuramente un segno forte. L’Armata Russa si presenta al Papa, tra i principali fautori della caduta del Muro di Berlino, a cantargli e a cantare”.

Concerto alla vigilia dei 26 anni di Pontificato di Giovanni Paolo II

E tra i molteplici significati dell’esibizione musicale, organizzata con la collaborazione del Vaticano e del ministero della Difesa russo, è di grande rilievo la scelta della data. Il concerto si svolgerà, infatti, alla vigilia dei 26 anni di pontificato di Giovanni Paolo II, che il Papa festeggerà domani. Una collocazione temporale che, come spiega Andrea Andermann, non è sicuramente il risultato di una coincidenza …

“Non c’è dubbio che la data non sia stata scelta a caso. E’ un’occasione speciale in attesa che, mi auguro al più presto, il viaggio si possa fare di ritorno – questo è il viaggio di andata – di una fetta, di un frammento, come l’Armata Russa che raggiunge il Papa, che canta per lui. E’ un qualche cosa che, credo, sottolinei una data così significativa!”.

Scelta del repertorio

Ma quali sono stati i criteri per la scelta del repertorio? Ascoltiamo ancora Andrea Andermann:

“Il complesso dell’Armata Russa ha 76 anni di attività, ha in repertorio oltre 2000 titoli: è un repertorio totalmente russo, di tradizione folkloristica, cioè popolare; c’è qualcosa di straordinariamente affascinante nella civiltà russa, nella cultura russa, quello che i russi chiamano “l’anima russa”: qualcosa di difficilmente descrivibile, qualcosa di quasi indicibile. I russi sono straordinari: sono i più grandi al mondo per i cori. Questo è il non plus ultra dei cori. Chi lo ascolterà, chi lo vedrà credo che avrà un’occasione di scoprire, di mettere un piede in una realtà di questo straordinario Paese mezzo europeo e mezzo asiatico, quindi, la musica è questo ponte – come sempre, peraltro, la musica sa fare – di comunicazione delle emozioni”.

Foto:

By Bieniecki Piotr [CC BY-SA 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], from Wikimedia Commons

 

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