A Santa Maria Maggiore rievocazione del miracolo della neve

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© Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews Una cascata di petali bianchi viene lasciata cadere dall’alto della Basilica rievocando la miracolosa nevicata che nel 352 d.C. ha imbiancato il Colle Esquilino.

E’ la notte tra il 4 e il 5 agosto del 352 d.C. Secondo la tradizione, la Madonna appare in sogno a Papa Liberio e ad un patrizio romano di nome Giovanni. Entrambi hanno la stessa visione: la Madonna chiede che sia costruita una Chiesa a Lei dedicata dove sarebbe caduta della neve. Poche ore dopo si verifica lo straordinario evento atmosferico annunciato in sogno. Vedendo il Colle Esquilino imbiancato, Papa Liberio decide allora di far tracciare la pianta di una grandiosa Basilica nel punto ricoperto dalla neve.

Il più antico santuario mariano d’Occidente

La Basilica di Santa Maria Maggiore è stata poi restaurata e ampliata durante il pontificato di Papa Sisto III (432-440). Nel “Martyrologium romanum” alla data del 5 agosto è scritto: “Dedicazione della basilica di Santa Maria Maggiore, innalzata a Roma sul colle Esquilino, che il papa Sisto III offrì al popolo di Dio in memoria del Concilio di Efeso, in cui Maria Vergine fu proclamata Madre di Dio”.

Rievocazione della prodigiosa nevicata

Il 5 agosto di ogni anno viene rievocato, attraverso una solenne celebrazione, il “Miracolo della Neve”: di fronte agli occhi commossi dei partecipanti una cascata di petali bianchi discende dal soffitto ammantando l’ipogeo e creando quasi un’unione ideale tra l’assemblea e la Madre di Dio. La Basilica di Santa Maria Maggiore è il più antico santuario mariano d’Occidente. Ed è l’unica, tra le basiliche papali romane, ad avere conservato intatte le strutture paleocristiane originali.

Salus Populi Romani

All’interno della Basilica è custodita l’icona della ”Salus Populi Romani”, una delle più venerate immagini mariane della città. L’immagine rappresenta Maria con il figlio in braccio, che con una mano benedice e con l’altra tiene il libro. Papa Francesco, appena eletto Pontefice, si è subito recato a Santa Maria Maggiore per pregare e affidare alla Salus populi Romani il suo pontificato. Una preghiera che rinnova prima e dopo i viaggi internazionali.

Una mamma che ci dona salute

In occasione della preghiera del Santo Rosario nella Basilica di Santa Maria Maggiore, il 4 maggio del 2013, Papa Francesco sottolinea che “la Salus Populi Romani è la mamma che ci dona la salute nella crescita”. “Ci dona la salute – aggiunge – nell’affrontare e superare i problemi, ci dona la salute nel renderci liberi per le scelte definitive; la mamma che ci insegna ad essere fecondi, ad essere aperti alla vita e ad essere sempre fecondi di bene, fecondi di gioia, fecondi di speranza, a non perdere mai la speranza, a donare vita agli altri, vita fisica e spirituale”.

 

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