58.ma Assemblea Mondiale della Sanità

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Si è chiusa ieri la 58.ma Assemblea Mondiale della Sanità, alla quale hanno partecipato, a Ginevra, i ministri e i delegati di 192 Stati membri che hanno ribadito l’impegno dei loro governi ad adottare una nuova strategia mondiale contro le malattie causate dalla mancanza di vaccinazioni. La Santa Sede è stata rappresentata da una delegazione guidata dal cardinale Javier Lozano Barragán, presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute. L’intervento del porporato è stato dedicato alla drammatica situazione sanitaria mondiale e all’impegno della Chiesa per combattere la piaga dell’AIDS. Ogni anno, nel mondo, più di 20 milioni di persone sono colpite dal virus dell’HIV. Sul discorso del cardinale, ascoltiamo il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il porporato ha detto che Benedetto XVI è preoccupato per la situazione sanitaria mondiale ed offre il proprio appoggio agli sforzi tesi ad aiutare le popolazioni più indigenti. Il cardinale ha poi ribadito che le malattie si presentano in una forma più virulenta negli Stati dove la miseria non consente di ottenere medicine e cure adeguate. Le stime rivelano che ogni anno le malattie contagiose provocano la morte di almeno 17 milioni di persone. Il 90 per cento dei casi di contagio si registra nei Paesi in via di sviluppo ma gli sforzi per far fronte a questa emergenza non sono sufficienti.

Salute infantile non adeguatamente tutelata

Tra il 1975 ed il 1997 – ha rimarcato infatti il cardinale Barragán – sono state introdotte nel mercato 1223 nuove medicine ma tra queste solo 13 prevedono il trattamento delle malattie contagiose tropicali. Un altro annoso capitolo è quello relativo alle spese: i costi complessivi annuali per le medicine indicano una cifra che oscilla tra i 50 e i 60 miliardi di dollari. Ma soltanto lo 0,2 per cento di questa somma è destinato ad affrontare le malattie respiratorie, che sono la causa del 18 per cento dei decessi nel mondo. Riferendosi alla salute infantile, il cardinale ha osservato, inoltre, come sia drammatico constatare che su 211 milioni casi di concepimento, sono almeno 46 milioni gli aborti e 32 milioni le morti premature.

Il contributo della fondazione “Il buon Samaritano”

Il porporato ha sottolineato, infine, il prezioso contributo offerto dalla Fondazione “Il Buon Samaritano”, costituita nel 2004 da Giovanni Paolo II. Lo scopo di questa Fondazione è di sostenere economicamente gli infermi e i più bisognosi, in particolare i malati di AIDS. Il 26,7 per cento dei centri per la cura dei pazienti contagiati dal virus dell’HIV, è gestito dalla Chiesa cattolica.

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