Medio Oriente: bombardata la Striscia di Gaza

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Elicotteri e carri armati israeliani hanno bombardato questa notte, nella Striscia di Gaza, un campo di addestramento militare di gruppi armati palestinesi. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il raid israeliano ha provocato la morte di almeno 15 miliziani, appartenenti soprattutto al movimento fondamentalista islamico ‘Hamas’. Al momento dell’incursione era in corso un’esercitazione alla quale stavano partecipando decine di attivisti delle Brigate Ezzedin Al Qassam, il braccio armato di Hamas, ma anche militanti della Jihad islamica e delle Brigate dei martiri di Al Aqsa. L’attacco ha preso di mira un campo di calcio intitolato allo sceicco Ahmed Yassin, il fondatore e leader spirituale di Hamas assassinato nel mese di marzo. Decine di migliaia di palestinesi hanno partecipato stamani nella moschea principale di Gaza alle esequie delle vittime. Fonti israeliane hanno riferito, inoltre, che nelle ore successive all’operazione diversi colpi di mortaio sono stati sparati, senza provocare vittime, da postazioni palestinesi contro il sud dello Stato ebraico.

Striscia di Gaza divisa in tre parti

E per limitare la libertà di spostamento dei militanti palestinesi, l’esercito israeliano ha diviso in tre parti la striscia di Gaza e ha alzato lo stato di allerta. La Jihad islamica e Hamas hanno dichiarato di voler vendicare i miliziani uccisi nel raid. L’azione israeliana, condotta dopo i due attentati kamikaze di martedì scorso a Beer Sheva che avevano provocato la morte di sedici persone, è stata duramente condannata anche dall’Autorità nazionale palestinese. Il ministro degli Esteri, Nabil Shaat, ha definito l’azione un “attacco terroristico delle forze di occupazione israeliane”, accusando lo Stato ebraico di sabotare gli sforzi tesi a ristabilire la calma.

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