Iraq: attentati nonostante coprifuoco

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Iraq, straordinarie misure di sicurezza e un nuovo coprifuoco a Baghdad non fermano gli attentati: una moschea sunnita della capitale e una stazione di servizio a Bassora sono state devastate da due nuovi attacchi. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

In Iraq, è stato decretato il coprifuoco a Baghdad a partire da oggi pomeriggio fino all’alba di domani. Ma la violenza continua a squarciare, in modo drammatico, la quotidianità degli iracheni: dodici persone sono rimaste uccise in un attentato compiuto in una moschea sunnita, a nord della capitale. L’esplosione è avvenuta mentre i fedeli uscivano dopo la preghiera del venerdì. A Bassora, altre dieci persone sono morte per un ennesimo attacco kamikaze. L’attentato è stato compiuto nei pressi di una stazione di rifornimento, dove decine di automobilisti erano in coda per fare benzina.

Al Qaeda rivendica uccisione di 81 operai

Agli episodi di violenza resi noti dalle agenzie di stampa, si aggiunge poi una nuova, inquietante rivendicazione della guerriglia: un gruppo legato ad Al Qaeda ha annunciato l’esecuzione di 81 operai sequestrati nei giorni scorsi a nord di Baghdad. La notizia, non ancora confermata, è stata pubblicata su un sito estremista islamico. Gli ostaggi, secondo il gruppo terroristico, collaboravano alla costruzione di una nuova base americana.

Catturato un alto esponente di Al Qaeda

Accanto alla consueta ondata di azioni terroristiche, si registrano comunque anche importanti operazioni militari: l’esercito statunitense ha reso noto di aver catturato un alto esponente di Al Qaeda, nella stessa zona a sud est di Baquba, dove due settimane fa è stato ucciso Al Zarqawi. Nella capitale, infine, l’ex presidente iracheno, Saddam Hussein ha interrotto lo sciopero della fame iniziato ieri pomeriggio in segno di protesta dopo l’assassinio, mercoledì scorso, di un suo avvocato difensore.

Foto:

Jonathan Alpeyrie [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0) or CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons

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