© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

“La Rivoluzione della bellezza. Scene di occupazione culturale”. E’ questo il tema della XII edizione della Giornata Fai di primavera, che prevede, i prossimi 20 e 21 marzo, l’apertura gratuita di oltre 390 monumenti in più di 190 città italiane. La Giornata è stata presentata ieri a Roma nella suggestiva cornice del Palazzo Sant’Agostino, dal Fondo italiano per l’ambiente (Fai), una fondazione privata senza scopo di lucro nata nel 1975 con l’obiettivo di recuperare, tutelare e gestire testimonianze irripetibili dello straordinario patrimonio artistico dell’Italia. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

 

Il Palazzo Lantieri a Gorizia, i teatri storici dell’Emilia Romagna, il museo napoleonico a Roma ed il sistema delle fortificazioni di Agrigento. Sono questi alcuni dei monumenti che si potranno visitare gratuitamente in occasione della Giornata Fai di primavera grazie all’impegno di oltre 4000 volontari. Su questo eccezionale itinerario artistico proposto dal Fai ascoltiamo il direttore generale della fondazione, Marco Magnifico:

I monumenti che si potranno visitare vanno da Tirano a Modica, Scicli e Agrigento; tutta l’Italia sarà coinvolta in questa grandiosa festa in cui i volontari del Fai, con un lavoro straordinario di grande civiltà e di grande impegno sociale, apriranno per tutti gli italiani alcuni monumenti normalmente chiusi al pubblico. Per dirne uno: il Forte sullo Stretto di Messina costruito dall’imperatore Carlo V nel 1500 e mai varcato nella sua storia da un piede civile.

Testimonial

Testimone di eccezione della Giornata Fai è il presentatore televisivo, Pippo Baudo, al quale abbiamo chiesto il significato della sua partecipazione a questa iniziativa:

R. – Significa avere un impegno morale insieme a tanti altri che in maniera autonoma e del tutto gratuita si impegnano per presentare questi monumenti italiani, queste bellezze che noi abbiamo, che non vanno dimenticate; significa essere cittadini, nel senso di amare il proprio Paese.

D. – Nel complesso rapporto tra mezzi di informazione e cultura, qual è lo spazio dell’arte in televisione?

R. – Lo spazio dell’arte è importantissimo, ma l’arte è sempre più deficiente in televisione, nel senso che manca. Oggi si fa uno spettacolo che spesso è degradante, offensivo, uno spettacolo in cui il buongusto non esiste più e soprattutto non si trasmettono dei principi, dei valori, delle idee.

 Nelle precedenti edizioni della Giornata di primavera sono stati aperti al pubblico quasi 3000 monumenti che, a partire dal 1992, sono stati visitati da almeno 2 milioni 700 mila persone. Per avere maggiori informazioni sull’iniziativa di quest’anno, si può consultare il sito internet www.fondoambiente.it

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