Catturato in Iraq Saddam Hussein

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Saddam Hussein è stato arrestato ed è ora sotto strettissima sorveglianza delle forze della coalizione. Soddisfazione è stata espressa poco fa, in conferenza stampa, a Baghdad, dal capo dell’Autorità civile provvisoria americana in Iraq, Paul Bremer. Sull’operazione che ha portato alla sua cattura ci riferisce Amedeo Lomonaco:

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“WE GOT HIM. SADDAM HUSSEIN WAS CAPTURED SATURDAY, …”.

“Lo abbiamo preso, abbiamo preso Saddam Hussein; questo è un grande giorno per l’Iraq”. Con queste parole Paul Bremer ha confermato la cattura dell’ex rais iracheno. L’annuncio del suo arresto è stato inizialmente dato dal leader curdo, Jalal Talabani, e successivamente è stato confermato anche dal Consiglio di governo provvisorio iracheno e dal Pentagono. L’ex rais, di cui sono state mostrate le prime immagini dopo il suo ritrovamento, è stato catturato la scorsa notte, in una cantina di un edificio della sua città natale, Tikrit, al termine di un’operazione congiunta condotta da soldati americani e pershmerga curdi. La sua identità – hanno rivelato fonti irachene – è stata accertata dall’esame del Dna. Al momento della cattura Saddam Hussein, molto dimagrito è apparso stanco, rassegnato e con una lunga barba grigia. Stava dormendo e aveva accanto una valigetta contenente mezzo milione di dollari.

La Cnn ha anche annunciato che il presidente americano, George Bush, è stato informato della cattura dell’ex rais nella serata di ieri dal segretario alla Difesa, Donald Rumsfeld. Il premier britannico, Tony Blair ha inoltre dichiarato che il suo arresto “fornisce l’opportunità di far svolgere il processo dai tribunali iracheni”. “Ora – ha proseguito Blair – dobbiamo cercare di riunire tutto il Paese arabo negli sforzi di ricostruzione per offrire un nuovo futuro”. Alla notizia dell’arresto del deposto presidente iracheno sono seguite manifestazioni di gioia e giubilo in diverse città dell’Iraq dove non si arresta, purtroppo, la catena di violenze. Un ennesimo, drammatico attentato è stato infatti perpetrato a Khalidiyah, città ad una sessantina di chilometri ad Ovest di Baghdad. L’attacco, eseguito con un’autobomba contro una stazione di polizia, ha causato la morte di diciassette iracheni, tra i quali due bambini.

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