Sport e pandemia: per la ripartenza serve un volto più umano

Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews  Oggi primo di una serie di quattro webinar ospitati dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita su temi legati al mondo dello sport nel tempo della crisi sanitaria. Con noi Daniele Pasquini, presidente Fondazione Giovanni Paolo II.

Promuovere la giusta “ripartenza” dello sport nella società. Questa la finalità di quattro webinar, in programma in questo mese di ottobre. Ai webinar, promossi dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita insieme alla Fondazione San Giovanni Paolo II per lo Sport, partecipano dirigenti, atleti, allenatori, attori sociali e agenti pastorali, per contribuire a sviluppare linee guida e iniziative per il futuro. Inoltre, saranno anche un’occasione per conoscere buone pratiche – da tutto il mondo – che promuovono uno sport più umano. E anche una relazione più stretta tra sport e società.

“In questo periodo in cui tante manifestazioni sono sospese, vengono fuori i frutti migliori dello sport: la resistenza, lo spirito di squadra, la fratellanza, il dare il meglio di sé. (Papa Francesco Angelus del 5 aprile 2020)”.

Il primo webinar, in programma oggi alle ore 16.00 è incentrato sul tema “Lo sport dopo la pandemia: cambierà qualcosa?” Ogni sessione include un’introduzione, una testimonianza personale, una relazione principale e una sessione di 30 minuti di domande e risposte aperte. Gli altri appuntamenti sono in programma l’8, il 15 e il 22 ottobre. Tra i relatori, anche il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. Tutti i webinar saranno in lingua inglese e potranno essere seguiti in streaming sul canale youtube del Dicastero.

Pasquini: la ripartenza non guardi solo a criteri economici

Lo sport è stato uno degli ambiti più colpiti dalla pandemia, non solo da un punto di vista sociale ma anche economico. È quanto sottolinea Daniele Pasquini, presidente Fondazione Giovanni Paolo II, aggiungendo che la ripartenza dovrà fare leva sulla passione per lo sport ma anche sulla gratuità: lo sport senza il volontariato non riuscirà a ripartire.

Lo sport deve fare una riflessione forte su come è strutturato e sulla sua sostenibilità. Tale sostenibilità, sottolinea Daniele Pasquini, non deve poggiare solo su criteri economici ma sua una passione valoriale. Durante il lockdown, aggiunge, gli sportivi hanno potuto mettere in pratica nella vita quotidiana virtù proprie dell’attività sportiva, come il senso di disciplina, il senso del sacrificio. Ma anche la capacità di guardare oltre e lo spirito di squadra, utile per gestire gli spazi domestici in caso, ad esempio, di famiglie numerose. I webinar, aggiunge poi il presidente della Fondazione San Giovanni Paolo II per lo Sport, hanno una struttura molto semplice e una durata sostenibile. Sono previste testimonianze personali di esperienze vissute. Ad esempio, nel primo incontro ci sarà la testimonianza di Giampaolo Montali, già allenatore della nazionale di pallavolo e dirigente sportivo. Tra i partecipanti, Ivo Ferriani, membro del Comitato olimpico internazionale. Aiuterà a capire, ricorda infine Danile Pasquini, come il Cio sta affrontando la crisi legata al Covid, un problema non solo italiano ma mondiale.

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