San Marcello, martire in esilio
Nome Pontefice | Da | Fino a | Luogo di nascita | |
30 | Marcello | 306 | 309 | Romano |
Papa Marcello è il 30.mo vescovo di Roma. Succede a Papa Marcellino. Poco prima del Pontificato di Papa Marcello, i cristiani subiscono un’altra dura persecuzione. L’imperatore Diocleziano emana quattro editti. Ordina di distruggere le chiese, di bruciare le sacre scritture, di imprigionare i capi delle chiese, di torturare coloro che non volevano sacrificare agli antichi dèi e di ucciderli qualora, a dispetto delle torture, non avessero ceduto. Alla sua elezione, Marcello trova una situazione disastrosa: i luoghi di riunione e alcuni cimiteri erano stati confiscati e le attività ordinarie erano state interrotte. Oltre a questo, erano sorti dissensi interni causati dal gran numero di persone che avevano abiurato la fede durante la persecuzione.
Le parole di Papa Damaso su San Marcello
Papa Damaso scrive queste parole su San Marcello: “Manifestò ai lapsi (i cristiani che durante le persecuzioni avevano rinnegato la loro fede) l’obbligo di espiare il loro delitto con lacrime di penitenza: da quei miserabili fu considerato come un terribile nemico… Per il delitto di uno, che anche durante la pace rinnegò Cristo, Marcello è stato deportato, vittima della crudeltà di un tiranno”. Marcello muore in esilio poco dopo aver lasciato Roma e viene subito venerato come santo. La Chiesa lo ricorda il 26 aprile.
Fonti: Wikipedia e varie