Papa Adriano V, morto prima di essere incoronato

Ottobono Fieschi, nato nella grande famiglia genovese dei conti di Lavagna, viene eletto Papa nel 1276.  Carlo d’Angiò, che era senatore di Roma (cioè governatore dell’Urbe), assume l’incarico di custode del conclave e, per influenzare i cardinali, li sottopone a varie angherie: i porporati vengono segregati in Laterano e vengono ridotti loro drasticamente i viveri. I cardinali italiani convincono la maggioranza e l’11 luglio 1276 sale al soglio di Pietro Ottobono, che prende il nome di Adriano V in onore di Adriano IV, unico Papa inglese nella Storia della Chiesa. Alcuni storici riferiscono che ai cardinali avrebbe detto: “Di che vi rallegrate?… Non era meglio per voi lo avere un Cardinale sano, che un Papa moribondo?”.

Come suo primo atto convocò un concistoro in Laterano. Dopo l’elezione, il Pontefice si reca, con la sua corte, a Viterbo. Pochi giorni più tardi muore, senza essere stato ordinato sacerdote né incoronato Papa. Sono passati solo 39 giorni. I suoi resti mortali si trovano nella basilica di San Francesco alla Rocca a Viterbo. Viene citato nella Divina Commedia da Dante Alighieri che lo colloca nel Purgatorio tra gli spiriti della quinta cornice che espiano la colpa dell’avarizia. In realtà, Dante voleva riferirsi ad Adriano IV. Il  poeta ammette che si è trattato di un errore in una delle epistole raccolte nel Familiarium rerum libri. 

Fonti: Wikipedia e varie.