Notte di festa a Rio per l’apertura dei Giochi olimpici

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Con una maestosa e travolgente cerimonia nello Stadio Maracanà, a Rio de Janeiro, si è aperta ufficialmente la XXXI Olimpiade, la prima in Sud America. Una festa di colori e melodie ha scandito la cerimonia inaugurale, trasmessa in diretta in tutto il mondo. Presenti, tra gli oltre 80 mila spettatori, anche quasi 50 capi di Stato. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

 

La storia del Brasile, attraverso la rappresentazione di snodi cruciali come la scoperta dell’America e di pagine drammatiche tra cui quella della schiavitù, ha dominato la cerimonia di apertura. In un’esplosione di suoni e luci ad essere raccontato è stato anche il Brasile moderno con le sue contraddizioni condensate in panorami oscillanti tra il degrado delle favelas e le sagome svettanti dei grattacieli. La nascita della foresta amazzonica e i rischi dei cambiamenti climatici e del riscaldamento terrestre sono altre istantanee di un emozionante percorso coreografico.

Il presidente ad interim Temer apre i Giochi

Ad aprire i Giochi Olimpici non è stata Dilma Rousseff, sospesa temporaneamente dal suo incarico presidenziale per impeachment, ma Michel Temer, capo di Stato ad interim che tra timidi applausi e incessanti fischi ha dato inizio allo spettacolo della cerimonia di apertura, preceduta fuori dallo stadio da manifestazioni di protesta contro il governo. Tra i momenti più emozionanti l’inno brasiliano cantato dall’artista Paulinho da Viola. A dominare la scena è soprattutto la musica e, in particolare, il ritmo del samba che si mescola a canti e balli in uno stadio, il mitico Maracanà, che ribolle di entusiasmo.

Fiamma olimpica accesa dal maratoneta Vanderlei Cordeiro de Lima

Ad emozionare è anche la sfilata delle squadre, in rappresentanza di oltre 200 nazioni e degli atleti, quasi 11 mila. Per prima sfila la Grecia, come da tradizione, e per ultimo il Brasile, il Paese ospitante. Tutte le altre squadre procedono in ordine alfabetico. Si scorgono tra le bandiere e i bagliori delle luci volti sorridenti ma anche pianti di gioia. Al maratoneta Vanderlei Cordeiro de Lima spetta l’onore di accendere la fiamma olimpica. Alle Olimpiadi del 2004 in Grecia, vinte dall’italiano Stefano Baldini, la sua corsa verso la vittoria era stata interrotta da uno squilibrato. E’ l’ultimo tedoforo e il suo messaggio è quello di chi, nonostante tutto, si rialza dopo essere caduto.

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