Iraq, autobomba nei pressi dell’ospedale Mahmudiyah

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Iraq, almeno trenta persone sono morte per l’esplosione di un’autobomba avvenuta davanti a veicoli militari americani, nei pressi dell’ospedale di Mahmudiyah, a sud di Baghdad. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

L’autobomba era stata parcheggiata di fronte all’ospedale, vicino a mezzi militari statunitensi, ed è saltata in aria mentre all’esterno della struttura sanitaria sostavano due pattuglie della polizia irachena. Ancora non è chiaro se sia stato un attentato suicida. Subito dopo l’attacco, quattro insorti sono stati uccisi a sud di Baghdad, nel corso di un’operazione congiunta condotta da soldati americani e iracheni. L’attentato di oggi a Mahmudiyah è l’ultimo, a partire dalla scorsa settimana, di una dura offensiva lanciata dalla guerriglia.

Violenze anche a Baghdad

Violenze si registrano anche a Baghdad, dove sono stati assassinati 4 poliziotti iracheni. A nord della capitale, l’esplosione di un ordigno  ha causato, inoltre, la morte di due soldati iracheni. I ribelli puntano ad ostacolare il processo democratico e le elezioni parlamentari del prossimo 15 dicembre. Da venerdì scorso, sono state uccise dagli insorti quasi 200 persone, tra le quali molti civili. Intanto, negli Stati Uniti, il segretario alla Difesa, Donald Rumsfeld, ha giudicato “verosimile” la riduzione delle truppe americane dopo il voto iracheno. Le dichiarazioni di Rumsfeld fanno seguito a quelle precedenti del segretario di Stato Condoleezza Rice, per la quale gli Stati Uniti non dovranno mantenere in Iraq “molto a lungo” i livelli di truppe attuali.

 

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