Muro del Pianto: uomini e donne pregheranno insieme

 
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Israele il governo di Netanyahu ha approvato un piano per la creazione di uno spazio misto davanti al Muro del Pianto a Gerusalemme. In questa area uomini e donne non saranno separati, ma potranno pregare insieme. Si tratta di un provvedimento, da diversi mezzi di informazione definito “storico”, legato anche alla politica estera israeliana. E’ quanto sottolinea al microfono di Amedeo Lomonaco, il direttore del Centro italiano per la pace in Medio Oriente, Janiki Cingoli:

 

R. – E’ un tentativo di Netamyahu di ricercare un contatto con i “reform” americani: occorre tener presente che i “reform” negli Stati Uniti sono maggioritari e quindi, certamente, Netanyahu non può permettersi di compromettere questo rapporto.

D. – Il governo israeliano ha superato forti resistenze …

R. – Gli ultraortodossi del governo si erano ovviamente battuti contro la possibilità che le donne con lo scialle rituale potessero accedere direttamente al Muro del Pianto. Le due parti fino ad oggi, erano totalmente segregate. Uomini e donne erano separati, come prescrive la tradizione all’interno dell’ebraismo ortodosso. E’ una battaglia che dura da 28 anni. Questa volta, la mediazione è stata quella di creare quest’area mista. Una soluzione che lascia insoddisfatta sia le femministe più integraliste sia gli ortodossi più integralisti. Ma è una soluzione, tuttavia, che segna un momento di distinzione e, soprattutto, la volontà di Netanyahu di ricercare un contatto e un’alleanza con i “reform” americani che invece si sentono – come dire – cacciati ai margini dalle pressioni dell’area integralista interna al governo.

Il ruolo della donna nell’ebraismo

D. – Può questa scelta in qualche modo influire anche su altri fattori che porteranno ad ulteriori cambiamenti nel ruolo della donna nell’ebraismo?

R. – Credo che ci sia una pressione del movimento delle donne che è forte e che è importante. E c’è anche una pressione della componente “reform”, soprattutto negli Stati Uniti d’America. Tuttavia, occorre tenere presente che questo genera fortissime contraddizioni all’interno del governo Netanyahu che si fonda su un solo voto di maggioranza all’interno della Knesseth. E quindi tutto questo andrà avanti con grande cautela.

Altra novità per il Muro del Pianto

D. – Un’altra importante novità è che la nuova Spianata del Muro del Pianto non sarà più controllata dagli ortodossi, ma sarà amministrata da rappresentanti sia della corrente conservatrice, sia di quella progressista …

R. – Questo è indubbio. Sostanzialmente il tentativo iniziale, quando è stato formato questo governo in cui gli ortodossi sono determinanti, è stato quello di riappropriarsi della interpretazione complessiva dell’ebraismo da parte dei gruppi ortodossi più integralisti. Questo tentativo ha generato forti contrasti con i “reform” americani. Questo ed altri passi di Netanyahu vanno, invece, nel senso di un rapporto più largo per non pregiudicare una situazione già compromessa sul piano politico dai rapporti, certamente non molto positivi, che si sono sviluppati con la presidenza Obama.

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