© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Iraq un soldato americano è rimasto ucciso ed un altro è stato ferito in seguito all’esplosione di una bomba a Sindiayah, nella parte orientale del Paese. Il ministro degli Esteri giapponese, Machimura, ha lanciato intanto un appello chiedendo la liberazione del connazionale rapito ieri nel Paese arabo. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il rapimento del giapponese è stato annunciato con un video diffuso su internet da un gruppo legato alla rete terroristica del giordano Al Zarqawi. I sequestratori minacciano di decapitare l’ostaggio se Tokyo non ritirerà le proprie truppe entro 48 ore. Ma il premier giapponese, Junichiro Koizumi, ha già dichiarato che il governo manterrà il suo contingente nel Paese arabo. Il sedicente ‘Esercito Ansar Al Sunna’ ha pubblicato, inoltre, un filmato che mostra 11 soldati della guardia nazionale irachena. Nel comunicato della formazione islamica si precisa che i militari sono stati rapiti nei giorni scorsi lungo l’autostrada che porta da Baghdad ad Hilla.

Truppe britanniche lasciano Bassora

Ed in questo drammatico scenario continuano le operazioni delle forze della coalizione per garantire una più adeguata cornice di sicurezza. Le truppe britanniche hanno cominciato a lasciare Bassora per dirigersi verso nord, dove saranno impiegate in aree più calde intorno a Baghdad, come deciso dal premier, Tony Blair, che ha accolto una richiesta degli Stati Uniti. L’amministrazione americana sta considerando, inoltre, il rafforzamento del contingente militare in vista delle elezioni, in Iraq, del prossimo gennaio. Le ipotesi sulle quali si lavora in questo momento sono quelle di estendere il periodo di fermo di alcune divisioni e di accelerare il dispiegamento di altre.

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