Intervento di Blair all’Europarlamento

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

“Un’Europa con un’economia in via di modernizzazione vedrebbe l’allargamento non come una minaccia ma come un’opportunità storica”. E’ un passo del discorso pronunciato stamani dal premier britannico Tony Blair all’Europarlamento, a Bruxelles. Il suo intervento ha suscitato più consensi che contestazioni e al termine del suo discorso, gli eurodeputati gli hanno tributato un lungo applauso. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

“Sono un europeista appassionato”. Con questa dichiarazione, il premier Tony Blair ha iniziato ad illustrare al Parlamento europeo il programma della presidenza britannica, che comincerà il prossimo primo luglio. L’Europa, vista da Blair come un progetto politico e non come un mero spazio economico, potrà recuperare con il cambiamento il proprio idealismo e il sostegno tra la gente. “Non è tempo di accusare di tradimento chi vuole cambiare l’Europa, ma di accettare il fatto che solo attraverso il cambiamento l’Unione può rafforzarsi e diventare più rilevante per le persone”, ha precisato Blair.

Il premier: priorità è modernizzare l’Europa

L’obiettivo – ha spiegato il premier britannico, che si è anche impegnato a trovare un accordo sul bilancio comunitario – è quello di modernizzare l’Europa e non di abbandonarla. La via da seguire per Blair è dunque quella delle riforme, una strada comunque non priva di ostacoli. “Se l’Unione lascia il passo all’euroscetticismo e se non si affrontano le sfide della globalizzazione – ha affermato – rischieremo il fallimento a livello strategico”. I dibattiti e le discussioni sull’UE “dovrebbero essere uno scambio di idee, aperto e franco”, ha poi sottolineato Blair che è stato più volte indicato dal presidente di turno uscente, il premier lussemburghese Juncker, quale principale responsabile del fallimento sui negoziati tra i 25 per raggiungere un’intesa sul bilancio comunitario.

Nodi da sciogliere

Il nodo da sciogliere resta la questione dello sconto britannico nel contributo al bilancio al quale Blair non vuole rinunciare. La contropartita richiesta dal primo ministro britannico è un cambiamento nella politica agricola comunitaria che premia a dismisura la Francia. Questi fondi, secondo Blair, dovrebbero essere indirizzati verso le riforme economiche. “I soldi – ha detto in un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco Bild – devono essere utilizzati per i posti di lavoro, non per le mucche”.

Foto:

Müller / MSC [CC BY 3.0 de (https://creativecommons.org/licenses/by/3.0/de/deed.en)], via Wikimedia Commons

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