Capitolo generale delle Suore della Sacra Famiglia di Nazareth

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Si è aperto ieri a Roma il Capitolo generale delle Suore della Sacra Famiglia di Nazareth. Il Capitolo, che si chiuderà il prossimo primo agosto, sarà l’occasione per una riflessione articolata, alimentata da momenti quotidiani di preghiera e ispirata al versetto dell’Apocalisse “Sto alla porta e busso, dice il Signore”. Ascoltiamo al microfono di Amedeo Lomonacosuor Maria Teresa Jasionowicz, già superiora generale dell’Istituto:

R. – Le sfide principali riguardano anzitutto la mancanza di vocazioni, perché ora abbiamo meno vocazioni religiose e ci sono dei grandi, grandi edifici, che non possono essere più utilizzati. C’è bisogno di tanto, tanto lavoro ed è necessario discutere su cosa fare per il bene della Chiesa e degli uomini. Lo scopo è quello di estendere il Regno di Dio soprattutto nelle famiglie. Durante il Capitolo questo tema sarà affrontato in modo molto approfondito, proprio perché noi viviamo con la Chiesa e per la Chiesa. Vogliamo studiare e riflettere su quali mezzi scegliere per aiutare la famiglia, che oggi vive un periodo di grande crisi. A Nazareth, Gesù viveva in una famiglia stupenda: ispiriamoci a questa famiglia e vediamo cosa possiamo fare oggi.

Sostenere la famiglia

D. – Come sostenere la famiglia in questo tempo, nonostante la crisi di valori, l’emergenza educativa e le varie minacce che insidiano l’istituto familiare?

R. – Noi dobbiamo, attraverso i metodi e gli strumenti della carità, avvinarci alle famiglie e quindi, individualmente, parlare con loro, parlare della loro dignità, parlare del loro scopo, aiutandole con le parole e con l’esempio. Abbiamo dei gruppi, molto diffusi, della Società della Sacra Famiglia di Nazareth, e queste famiglie ci aiutano proprio a sviluppare e ad estendere la volontà di far entrare Dio nelle nostre case e nelle loro.

Le famiglie e la Congregazione

D. – Dunque un aiuto reciproco: voi aiutate le famiglie e le famiglie aiutano la Congregazione…

R. – Noi come suore non possiamo raggiungere tutte le persone e tutti gli ambienti dove si possono incontrare difficoltà e problemi. Essendo collegate al carisma, queste persone ci aiutano, quindi, ad estendere questo Regno di Dio.

 

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