A Bruxelles Conferenza internazionale sull’Iraq

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Si è aperta questa mattina a Bruxelles la Conferenza internazionale sull’Iraq, organizzata dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti. La riunione, alla quale partecipano le delegazioni di 80 Paesi, è stata convocata per fissare le priorità per l’Iraq nei prossimi mesi e riaffermare il sostegno della comunità internazionale al governo di Baghdad. Nel Paese arabo, intanto, è stato rilasciato un ostaggio filippino. Il  servizio di Amedeo Lomonaco:

Dopo l’apertura dei lavori, il segretario generale dell’ONU, Kofi Annan, ha sottolineato come i problemi del Paese arabo richiedano soluzioni politiche. “L’Iraq – ha detto Annan – deve unirsi nella preparazione della nuova Costituzione, in un processo che sia inclusivo e trasparente, rispondendo alle richieste di tutti i costituenti”. L’Unione Europea può dare un grande contributo alla stesura della Costituzione irachena, ha aggiunto il ministro degli Esteri tedesco, Joshka Fischer, che ha anche analizzato le differenze tra il processo volto a creare in Europa un trattato tra 25 Stati sovrani e gli sforzi tesi ad alimentare in Iraq “un consenso nazionale”. Il segretario di Stato americano, Condoleeza Rice, ha poi spiegato che il governo di Baghdad non porterà da solo il fardello delle responsabilità”. “L’esecutivo iracheno – ha precisato – deve migliorare la sicurezza, liberalizzare l’economia e aprire lo spazio politico a tutte le componenti della società”.

Iraq, Comunità internazionale unita

Il ministro degli Esteri britannico, Jack Straw, ha evidenziato, inoltre, come la comunità internazionale, profondamente divisa prima e durante le azioni militari, si trovi ora unita per sostenere attivamente la costruzione di un Iraq democratico, pacifico e prospero”. Ma il premier iracheno, Al Jaafari, ha fatto notare che contro il terrorismo le sole parole di condanna non bastano più, occorrono fatti: “chiediamo ai Paesi donatori – ha affermato – di onorare le promesse finanziarie fatte durante la conferenza di Madrid”. Sul versante dei sequestri, si deve registrare, infine, una buona notizia: è stato rilasciato un ostaggio filippino rapito dalla guerriglia lo scorso mese di novembre.

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