© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Ancora una giornata di guerra in Medio Oriente: l’aviazione israeliana ha bombardato il Sud del Libano, causando decine di vittime. Gli Hezbollah hanno continuato, poi, a lanciare razzi contro Israele. A Beirut, si è aperta intanto la riunione straordinaria della Lega Araba per discutere della situazione nel Paese dei Cedri. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

La diplomazia internazionale prova a stringere i tempi per una tregua, ma il 27.mo giorno di guerra è contrassegnato da una nuova strage: almeno 40 persone sono morte in seguito ad un raid israeliano condotto nel Sud del Paese. Fonti locali riferiscono che tra le vittime di questo attacco ci sono anche 9 bambini, rimasti uccisi tra le macerie di una casa. Il numero complessivo dei morti in Libano, dall’inizio dell’offensiva israeliana scattata lo scorso 12 luglio, è così salito, secondo fonti vicine al ministro della Sanità, ad oltre mille.

Uccisi 12 soldati israeliani

Un altro bilancio diffuso dall’Alto Comitato per i soccorsi, fa sapere poi che sono stati distrutti, nel Paese dei cedri, 145 ponti e circa 6.800 case. Sull’altro fronte, un soldato israeliano è morto, nel Sud del Libano, durante scontri tra forze dello Stato ebraico e guerriglieri Hezbollah. E’ salito inoltre a 12 il numero dei soldati israeliani riservisti uccisi ieri in seguito al lancio di razzi, da parte di combattenti sciiti, contro il Nord di Israele. Complessivamente, sono quasi 100 i morti israeliani dall’inizio del conflitto.

Riunione della Lega Araba

A Beirut, intanto, è iniziata poco fa l’attesa riunione straordinaria, promossa dalla Lega Araba. Lo scopo è di esaminare il rifiuto libanese alla bozza di risoluzione dell’ONU, messa a punto da Francia e Stati Uniti. Il premier libanese, Fuad Siniora, aprendo l’incontro e riferendosi all’offensiva israeliana di oggi ha parlato di “terrorismo di Stato”. I cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si incontreranno poi oggi pomeriggio, a New York. Un’occasione per decidere se portare una correzione alla bozza in cui si preveda il ritiro immediato dell’esercito israeliano dal Sud del Libano, come richiesto dalla Lega Araba.

Polemiche nei Territori Palestinesi

Il presidente siriano, Bashar al-Assad, ha già avvertito il segretario generale dell’ONU, Kofi Annan, che se la bozza sarà approvata senza il consenso degli Stati dell’area mediorientale, l’instabilità nella regione potrebbe aumentare. Nei Territori non si placano, infine, le polemiche dopo l’arresto, del presidente del Parlamento palestinese, Abdelaziz Dweik. L’esponente di Hamas, dal carcere israeliano dov’è rinchiuso,Dweik, ha fatto sapere che non accetterà di essere usato come “’merce di scambio” per la liberazione del soldato israeliano, rapito il 25 giugno da miliziani palestinesi.

Foto:

By Israel Defense Forces (IAF Flight for Israel’s 63rd Independence Day) [CC BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons

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