Bambino Gesù: Mariella Enoc 5 anni fa veniva nominata presidente

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Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews. Sono passati 5 anni dalla nomina di Mariella Enoc come presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Lunedì scorso, incontro in Vaticano con Papa Francesco.

Un regalo per 5 anni trascorsi come presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. Così Mariella Enoc ha definito l’incontro, lo scorso 10 febbraio in Vaticano, con Papa Francesco. “È stata – ha detto Mariella Enoc – una coincidenza imprevista e fortunata ma l’ho vissuta come un regalo del Papa per il mio quinto compleanno al Bambino Gesù. Il Santo Padre ha avuto parole molto affettuose nei miei confronti, ha condiviso le scelte che stiamo facendo, mi ha incoraggiato ad andare avanti ed ha espresso grande apprezzamento per il lavoro dell’Ospedale”.

Dal Papa parole di stimolo e conforto

Papa Francesco – ha detto Mariella Enoc – ha ricordato simpaticamente quando nella prima udienza del 2016 gli presentai uno ad uno i piccoli pazienti che avevamo portato in Aula Paolo VI. Un ospedale dove si conoscono a memoria non solo le cartelle cliniche ma anche i nomi dei pazienti, ha detto, non è solo un ospedale d’eccellenza, ma è anche una famiglia. Sono particolarmente orgogliosa di questo riconoscimento, che sento di voler condividere con tutto lo straordinario personale del Bambino Gesù – medici, infermieri, ricercatori, operatori, volontari – che ogni giorno, pur tra mille difficoltà, eseguono il loro lavoro con competenza, dedizione e umanità. Abbiamo tante sfide davanti, tanta strada da percorrere insieme. Le parole del Santo Padre ci siano sempre di stimolo e conforto”.

Il grazie del Papa alla famiglia del Bambino Gesù

Lo scorso 16 novembre Papa Francesco ha incontrato la comunità dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. All’udienza, nell’aula Paolo Vi, hanno partecipato oltre 6 mila persone tra cui medici, infermieri, volontari e pazienti. “Ringrazio l’Ospedale – ha detto in quell’occasione il Pontefice – per la sua apertura al mondo, per aver deciso di farsi carico di queste sofferenze e di questi bambini provenienti da tanti Paesi. So bene che ciò richiede molte risorse economiche, e ringrazio pertanto quanti generosamente stanno contribuendo con le loro donazioni alla Fondazione del “Bambino Gesù”.

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