Bambino Gesù: gemelline siamesi algerine tornano a casa

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© Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews: Terminati gli ultimi controlli per Rayenne e Djiehene, unite dalla nascita per torace e addome e separate nello scorso mese di ottobre.

Le gemelline siamesi algerine Rayenne e Djiehene stanno bene e possono tornare a casa. Unite dalla nascita per torace e addome sono state separate lo scorso mese di ottobre grazie ad un intervento eseguito da un team multidiciplinare nell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Nel reparto dove hanno vissuto quando erano ancora unite – si legge nel comunicato dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – è stata organizzata una festa. A salutarle, visibilmente commossi, la presidente del nosocomio della Santa Sede, Mariella Enoc, il direttore del dipartimento chirurgico, Alessandro Inserra, e lo staff di medici e infermieri.

La gioia dei genitori

Le bambine, che hanno compiuto 2 anni, sono state dimesse dopo gli ultimi accertamenti. “Dal giorno del nostro arrivo ad oggi – ha affermato emozionato Athmane Mebarki, il papà delle bimbe – sono cambiate tante cose”. “Ora si alzano addirittura in piedi da sole, sono aumentate di peso e stanno bene. Molto meglio rispetto a prima. Fino a poco tempo fa io e mia moglie proprio non immaginavamo cosa ci potesse riservare il futuro, ma ora – ha aggiunto Mebarki – è arrivato il momento di tornare a casa”. Le bambine, che partiranno lunedì prossimo per l’Algeria, potranno essere seguite in un centro medico a Madaura.

Il cammino riabilitativo

Le piccole ora muovono i primi passi e pronunciano alcune parole in italiano, tra cui mamma, papà, ciao, acqua. Il loro cammino riabilitativo sarà piuttosto articolato: nei prossimi anni, infatti, dovranno essere sottoposte ad altri interventi correttivi. “Ci mancheranno”, ha detto il prof. Alessandro Inserra. “Oggi – ha concluso – riescono a mantenere la posizione eretta e camminano un po’ disordinatamente, ma il lavoro riabilitativo portato avanti ha dato grandi risultati. Con il tempo potranno recuperare”.

Foto:

By Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

 

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