Appello del Papa a sostenere i cristiani delle regioni arabe

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Ricevendo stamani i presuli della Conferenza dei vescovi latini delle regioni arabe, in visita ad Limina, Benedetto XVI ha auspicato che queste terre, spesso abbandonate dai cristiani a causa di continue violenze, non diventino “siti archeologici senza vita ecclesiale”. La vocazione dei cristiani nelle regioni arabe – ha osservato – riveste “un’importanza essenziale”: sono “artigiani di pace e giustizia, una presenza viva del Cristo venuto a riconciliare il mondo con il Padre”. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

“Dans votre région, le déchaînement sans fin de la violence…
Nella vostra regione lo scatenarsi senza fine di violenza, insicurezza e odio rende difficile la coabitazione”.

Timori

A volte – prosegue Benedetto XVI – questa inquietante combinazione fa temere per l’esistenza delle vostre comunità:

“C’est un grave défi posé à vostre service pastoral…
E’ una grave sfida per il vostro servizio pastorale che vi stimola a rafforzare la fede dei fedeli ed il loro senso fraterno, affinché tutti possano vivere in una speranza fondata sulla certezza che il Signore non abbandona mai coloro si rivolgono a Lui”.

Il Signore è la speranza

Solo il Signore – ha sottolineato quindi Benedetto XVI – è la nostra vera speranza, in virtù della quale noi possiamo affrontare il nostro presente. Il Papa ha esortato quindi i vescovi latini delle regioni arabe ad essere vicini alle persone affidate al loro ministero e ad accompagnarle in un cammino di “autentica fedeltà al Vangelo”:

“Que tous, dans les situations difficiles qu’ils connaisent…
Tutti, nelle situazioni difficili che conoscono, possano avere la forza e il coraggio di vivere nella testimonianza ardente della carità di Cristo”.

Non diventino le regioni arabe zone archeologiche

E’ comprensibile – ha osservato quindi Benedetto XVI – che i cristiani siano spinti dalle circostanze a lasciare il loro Paese:

“Cependant, il faut encourager et soutenir fermement…
Tuttavia, occorre incoraggiare e sostenere fermamente coloro che fanno la scelta di rimanere fedeli alla loro terra, affinché non diventi una zona archeologica senza vita ecclesiale”.

Sostegno del Papa

Per questo, Benedetto XVI ha assicurato il proprio sostegno ad iniziative dei presuli per la creazione di condizioni socioeconomiche in favore dei cristiani nelle regioni arabe. Il Papa si è soffermato poi sulla collaborazione tra i cattolici dei vari riti:

“La prière du Christ au Cénacle ‘Que tous soient un’ est une invitation…
La preghiera di Cristo al Cenacolo ‘Che tutti siano uno’ è un invito pressante a ricercare incessantemente l’unità dei discepoli di Cristo”.

Ostacoli all’unità

Gli ostacoli sul cammino dell’unità – ha proseguito – non devono mai spegnere l’entusiasmo per “tessere le condizioni di un dialogo quotidiano che è un preludio all’unità”:

“La rencontre des membres des autres religions, Juifs et Musulmans…
L’incontro di membri di altre religioni, ebrei e musulmani è per voi vescovi una realtà quotidiana”.

Una migliore conoscenza reciproca – ha concluso il Santo Padre – è necessaria “per favorire un rispetto sempre più grande della dignità umana, l’uguaglianza dei diritti e dei doveri delle persone e un’attenzione rinnovata alle necessità di ciascuno, particolarmente dei più poveri”.

Foto:

By Matt0962 [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], from Wikimedia Commons

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