Israele rompe relazioni con Hamas

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Israele, il governo ha deciso di rompere i rapporti con il governo di Hamas e con l’Autorità nazionale palestinese, definita “entità ostile”. Il ministro degli Esteri russo ha annunciato, inoltre, che alla fine di aprile si terrà una riunione del Quartetto – Russia, ONU, Stati Uniti e Unione Europea – per il processo di pace in Medio Oriente. Nei Territori, intanto, il ministro degli Esteri palestinese chiede all’Unione Europea di non interrompere i finanziamenti. La sospensione degli aiuti – ha spiegato il ministro – “causerebbe gravi danni alla popolazione palestinese” e spingerebbe Israele a intensificare i suoi attacchi. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

“L’Autorità nazionale palestinese non ha due teste”: il sabotaggio del governo di Hamas e il dialogo con il presidente Abu Mazen non sono linee conciliabili. E’ questa la convinzione espressa dall’esecutivo israeliano che ha deciso di interrompere le relazioni con il governo palestinese.  Il piano israeliano, messo a punto ieri al termine di una consultazione fra il primo ministro ad interim, Ehud Olmert, e rappresentanti di governo,prevede il boicottaggio totale e la pressione militare sulle organizzazioni estremiste. E’ stata anche indicata la strategia da adottare nei confronti dell’Autorità nazionale palestinese, definita “un’entità ostile”.

Valichi tra Territori palestinesi e Israele aperti solo per motivi umanitari

Tale politica di congelamento delle relazioni israelo-palestinesi ha già fatto registrare i primi provvedimenti: ai rappresentanti stranieri che incontreranno esponenti del governo palestinese sarà rifiutato qualsiasi contatto. I valichi di transito fra Territori palestinesi e Israele verranno aperti solo per il passaggio di aiuti umanitari. L’esercito israeliano ha ordinato inoltre agli agenti di sicurezza palestinesi di lasciare l’ufficio di collegamento della città di Gerico. Il premier Olmert ha dichiarato, poi, che non è disposto ad aprire trattative fino a quando Hamas non riconoscerà Israele e rinuncerà alla violenza.

Blocco dei finanziamenti all’Autorità nazionale palestinese

Ma il vero strumento repressivo resta il blocco dei finanziamenti all’Autorità nazionale palestinese: dal giorno della vittoria di Hamas alle elezioni palestinesi, lo Stato ebraico non versa più i 45 milioni di euro dovuti ogni mese. La stessa misura è stata adottata anche dagli Stati Uniti, che hanno deciso di bloccare temporaneamente i fondi. Cruciale e molto attesa è infine la decisione, prevista per oggi, dei ministri degli Esteri europei chiamati a confermare la sospensione degli aiuti dell’Unione Europea che, con oltre 500 milioni di euro versati finora ogni anno, costituisce il principale sostegno economico per le casse palestinesi.

Foto:

By U.S. Embassy Tel Aviv [CC BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons

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