© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Iran, Ahmadinejad si è insediato come presidente. La cerimonia di investitura si è svolta nel luogo dove è sepolto l’ayatollah Khomeini. Nel suo discorso di insediamento, il neo  presidente ha lanciato un appello contro le armi di sterminio di massa. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

L’ultraconservatore Ahmadinejad si è insediato alla presidenza dell’Iran auspicando la distruzione di tutte le armi di sterminio nel mondo. All’auspicio, rivolto in un clima di tensione tra Iran ed Europa per l’imminente ripresa del programma nucleare di Teheran, è seguito un monito: “La nazione iraniana – ha detto Ahmadinejad – non sopporterà la discriminazione per cui Paesi che godono di privilegi politici, scientifici e tecnologici vogliono privare di questi benefici altri Stati”.

Sviluppo scientifico e riconversione dell’uranio

Come responsabile dell’interesse nazionale – ha poi spiegato il presidente iraniano – ho il compito di far procedere la Repubblica islamica sulla strada dello sviluppo scientifico. Con l’obiettivo, secondo l’Iran, di promuovere questo sviluppo, il Consiglio supremo per la sicurezza nazionale ha già annunciato che sarà al più presto attivato un impianto di riconversione dell’uranio. L’Iran, che non ha nessuna intenzione di rinunciare alle proprie ambizioni in campo atomico, ha anche giudicato inaccettabile la richiesta del rinvio di una settimana avanzata dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA).

Iran e programma nucleare

La decisione dell’Iran di riprendere il proprio programma nucleare sembra destinata a produrre profonde spaccature. L’Unione Europea ha più volte avvertito l’Iran che la ripresa di qualsiasi attività legata alla riconversione dell’uranio segnerebbe la fine di due anni di negoziato portato avanti da Francia, Gran Bretagna e Germania sul congelamento del controverso programma nucleare di Teheran in cambio di un pacchetto di aiuti economici e commerciali.

Foto:

By Marcello Casal, Jr. (Agência Brasil: Gallery, Direct) [CC BY 3.0 br (https://creativecommons.org/licenses/by/3.0/br/deed.en)], via Wikimedia Commons

 

 

 

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