Dolore per l’omicidio del piccolo Tommaso

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Italia, sgomento e dolore per l’uccisione del piccolo Tommaso Onofri, rapito lo scorso 2 marzo nei pressi di Parma. Il corpo del bambino è stato trovato ieri sera vicino ad un casolare abbandonato, dopo la confessione di uno degli indagati per il sequestro, Mario Alessi. “L’ho ucciso – avrebbe rivelato l’uomo – perché non sopportavo il suo pianto”. Dopo aver appreso la terribile notizia, il presidente della Repubblica italiana, Carlo Azeglio Ciampi, ha espresso il suo profondo cordoglio alla famiglia del bambino. “La vita è sacra – ha detto Ciampi – e lo è ancor di più quella dei bambini”. E in molti hanno espresso, stamani, vicinanza e solidarietà ai genitori. Ascoltiamo, al microfono di Amedeo Lomonaco, il parroco di Sant’Andrea in Antognano a Parma, don Giacomo Spini, che proprio un anno fa, il 2 aprile del 2005, aveva battezzato il piccolo Tommaso:

 

R. – Questa mattina ho incontrato i genitori di Tommaso. Stanno vivendo un momento difficilissimo. Ieri sera, alle sette, salutandoli, ci siamo detti: ‘E’ questione di momenti, questione di ore: domani facciamo festa’. Poco dopo, invece, è arrivata la tragica notizia e di conseguenza si può capire cosa stiano vivendo quest’oggi.

D. – Quali tracce lascia la tragica morte di Tommaso negli uomini di una società come quella moderna, e nei cristiani?

R. – Quanti interrogativi, quanto sgomento… Si è tutti smarriti, si è tutti disorientati. Per chi ha il dono della fede, c’è questa possibilità di alzare lo sguardo a Cristo crocifisso, all’Innocente che è stato crocifisso…

D. – E poi, dal punto di vista cristiano, si deve anche perdonare un atto comunque disumano, come quello dell’omicidio del piccolo Tommaso …

R. – E’ l’interrogativo un po’ di tutti… E’ stato l’interrogativo che ho raccolto dalle labbra dei genitori di Tommaso questa mattina. Credo che prima ci sia bisogno davvero di tutto un cammino, in queste persone, colpevoli di così gravi fatti, che li portino a rendersi consapevoli, a prendere coscienza di quale grave colpa abbiano commesso. E poi, sì: il coraggio del perdono. Gesù, dall’alto della Croce, ha detto: ‘Perdona loro perché non sanno quello che fanno’.

D. – Don Giacomo Spini, lei un anno fa ha battezzato Tommaso. Oggi Tommaso è un angelo …

R. – Sì, un anno fa, con solennità, con gioia, ho pronunciato le parole: “Tommaso, ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo”. E oggi con tristezza profonda, però anche con speranza, mi posso rivolgere a Tommaso che, appunto, adesso è un angelo. E allora: Tommaso, veglia sui tuoi genitori, sui tuoi familiari; veglia su tutti i piccoli, gli innocenti. E veglia anche su tutta l’umanità. Aiutaci a recuperare il valore dell’innocenza, aiutaci a recuperare i valori veri della vita …

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