Cei: estremismi non favoriscono l’integrazione ma guerra tra poveri

© Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews Presentando il comunicato finale del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana, il segretario generale della Cei mons. Stefano Russo si è soffermato sugli episodi avvenuti a Roma a Torre Maura, teatro nei giorni scorsi di proteste per il trasferimento di un gruppo di persone rom in una struttura del quartiere.

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

“Bisogna stare attenti a non favorire una guerra tra poveri”. È quanto ha affermato mons. Stefano Russo, segretario generale della Conferenza episcopale italiana (Cei) riferendosi a quanto avvenuto nei giorni scorsi a Torre Maura. Intervenendo stamani, a Roma, alla conferenza stampa di presentazione del comunicato finale del Consiglio permanente della Cei, mons. Russo ha indicato i temi centrali emersi durante la riunione aperta lunedì scorso dal cardinale Gualtiero Bassetti. Il porporato ha esortato la Chiesa italiana a lavorare con sinodalità per rispondere a molteplici sfide.

Assemblea di maggio

Nel comunicato finale si ricorda che “per molti aspetti i lavori sono stati orientati alla preparazione dell’assemblea generale” che si terrà a Roma dal 20 al 23 maggio prossimi. Al centro dei lavori, “Modalità e strumenti per una nuova presenza missionaria”. Mons. Russo ha reso noto che, nel corso del Consiglio Permanente di maggio, sarà approvato un documento, curato dalla Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute, sul fine vita.

Finanza ed etica

Nel corso dei lavori, il Consiglio permanente ha riflettuto anche “sulla gestione delle risorse finanziarie secondo criteri etici e di responsabilità sociale, ambientale e di governance”. Entro la prossima Assemblea generale, i vescovi del Consiglio sono chiamati a far giungere alla Segreteria Generale osservazioni e proposte, che serviranno a rielaborare un documento, su questo tema, in vista di una sua approvazione.

Dignità della persona migrante

Il restringimento dei filtri di accoglienza dei richiedenti asilo e la riduzione delle risorse destinate a qualificare i servizi alla persona– si legge nel comunicato finale – sono tra i principali effetti “indotti dalle disposizioni del decreto di sicurezza (Legge 132/2018) su cui si sono confrontati i vescovi nel corso dei lavori del Consiglio permanente”. Attraverso di loro, “la Chiesa ribadisce la dignità della persona migrante” e “il dovere dell’accoglienza”. Si ricorda inoltre “il servizio generoso sostenuto da tante diocesi, parrocchie, comunità e famiglie”.

Servizio per pastorale delle persone con disabilità

Nel comunicato si rende noto che è stato istituito il Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità. “L’intento è quello di offrire alla Cei, alle diocesi, agli istituti di vita consacrata, alle società di vita apostolica, ad associazioni e movimenti un supporto per l’inclusione nella vita ecclesiale delle persone con disabilità e dei loro familiari”.

Episodi a Torre Maura

Mons. Stefano Russo si è soffermato sui disordini nel quartiere di Torre Maura a Roma, dove nei giorni scorsi alcuni residenti hanno protestato hanno protestato contro il trasferimento di almeno 70 persone rom in una nuova struttura.

“Bisogna stare attenti rispetto a queste situazioni che richiedono un’attenzione specifica alle persone della comunità, a non entrare in un discorso di estremismi che poi rischiano di suscitare e favorire una guerra fra poveri. Noi, come Chiesa, siamo attenti alle persone e all’accoglienza di coloro che si trovano in uno stato di indigenza. Naturalmente queste situazioni sottolineano come bisogna anche fare attenzione al contesto nel quale si fa l’accoglienza, e quindi anche a un’integrazione tra le parti. Un’integrazione che favorisca poi che quest’accoglienza possa avvenire in modo pacifico. Ma naturalmente questo è un lavoro che richiede la capacità di confronto e di dialogo, di attenzione all’altro, e anche al parere diverso che l’altro può avere rispetto a noi”.

Abusi su minori

Il segretario generale della Conferenza episcopale italiana ha inoltre ricordato che ampio spazio è stato dedicato al tema della tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. Sono state ascoltate due vittime di abusi. Stanno per essere approvate le linee guida per i casi di abuso sessuale nei confronti dei minori da parte di chierici:

 “Le linee guida sono state frutto di un percorso e di un dialogo realizzato da esperti e da persone che hanno lavorato in questa direzione. Adesso sono sottoposte anche ad una verifica da parte della Santa Sede. Nel mese di maggio, quando ci sarà l’assemblea dei vescovi italiani, le linee guida verranno approvate. È quindi un percorso importante che già vede l’attivazione del servizio nazionale e anche la definizione di alcune figure importanti. Figure che vanno a costituire la rete che poi arriverà fino alle parrocchie, alle diocesi. Sono stati già definiti sedici vescovi in riferimento alle sedici regioni ecclesiastiche, delegati per tale questione. E quindi prossimamente si incontreranno, incominceranno a lavorare e a creare quella rete che prevede la definizione di incaricati diocesani e anche la definizione di équipe che lavoreranno con quest’attenzione alle persone. Le équipe sarannoo composte soprattutto da laici, persone competenti, che si formeranno e aiuteranno le realtà locali a dare un’attenzione particolare a questa problematica, affinché si possa debellare questa piaga degli abusi sui minori”.

Convegno delle famiglie a Verona

Mons. Russo ha poi ribadito la posizione della Chiesa italiana sul Congresso delle famiglie tenutosi a Verona:

“Noi ci siamo espressi, ma abbiamo evitato di entrare troppo nel particolare, in linea anche con quello che è stato detto dal cardinale Pietro Parolin. I contenuti di Verona erano importantissimi e ci interessano molto. Purtroppo, la disputa che ne è nata ha favorito il fatto che questi contenuti fossero strumentalizzati in qualche modo per una polemica di carattere politico. Quindi è chiaro che questo a noi non interessa. Ci interessa però l’attenzione a quei contenuti nello sguardo al bene comune. Quindi questi temi non possono essere trattati in questo modo, perché alla fine non si trattano, si parla di altro”.

Dialogo con il governo e questione dei migranti

Il segretario generale della Conferenza episcopale italiana ha inoltre sottolineato che quello con il governo è “un dialogo attivo, attento e propositivo, soprattutto quando si intercettano situazioni che riguardano il bene comune”.

“Con il governo c’è un dialogo attivo. Che cosa non ci piace? Ci sono situazioni che vivono le persone e richiedono un’attenzione, come ad esempio quella dei migranti. In questo ultimo periodo hanno ricevuto un cambiamento legislativo, dove emergono dei problemi, e questo i vescovi lo hanno sottolineato. Problemi legati anche alla possibilità di un’accoglienza che sia effettiva ed efficace. La Chiesa non si sottrae, indipendentemente da quello che dice o può dire una legge, all’attenzione nei confronti delle persone. Delle persone o delle comunità, che si trovano soprattutto in uno stato di indigenza, indipendentemente dal fatto che siano stranieri o italiani. E da questo punto di vista, posso testimoniare la straordinaria azione che tante Caritas diocesane stanno svolgendo nei confronti dei migranti, ma soprattutto nei confronti di tanti italiani e famiglie che si trovano, in questo momento, in uno stato di indigenza”.

Il presidente Mattarella e l’essere cristiani

Mons. Russo ha infine ricordato che questa mattina il presidente italiano, Sergio Mattarella, ha partecipato in forma privata alla Messa a Casa Santa Marta:

“Il presidente non ha mai nascosto la sua fede; mi sembra che sia anche il segno di come l’essere cristiani significhi essere attenti all’uomo, alle persone. Il presidente ha avuto grande equilibrio in questi tempi difficili, grande capacità di intervenire in modo moderato, equilibrato, ma anche significativo. Mi sembra sia una bella testimonianza”.

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