In aumento casi di influenza aviaria

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

L’aviaria è “un problema globale, che richiede risposte a livello internazionale”. Lo hanno detto stamani a Roma gli esperti intervenuti nella conferenza stampa sull’influenza aviaria organizzata dalla FAO. E’ stato reso noto, inoltre, che finora sono stati messi a disposizione solo 26 dei 130 milioni di dollari chiesti dalla FAO per le misure di prevenzione e controllo. Sempre questa mattina, prima della riunione dell’ECOFIN a Bruxelles, il ministro delle Finanze austriaco, Karl-Heinz Grasser, ha avvertito che il rischio “aviaria” è realistico. Una pandemia è ritenuta inevitabile se il virus sarà in grado di diffondersi da uomo a uomo. Al momento, questa condizione resta, fortunatamente, nel campo delle ipotesi ma la situazione resta comunque allarmante. Lo scenario più critico si registra nel sud est asiatico. In Indonesia, è stato confermato che un ragazzo morto la scorsa settimana in un ospedale di Giakarta, aveva contratto il virus dell’H5N1, il ceppo più letale per l’uomo.

Almeno 88 vittime dal 2003

 Secondo i dati forniti dall’OMS, la cosiddetta “febbre dei polli” ha provocato 88 morti a partire dal 2003. Il maggior numero di vittime si registra in Thailandia, Indonesia, Cina e Cambogia. Ma l’emergenza cresce anche in Europa. In Italia sono sei, complessivamente, i casi certi di influenza aviaria riscontrati su cigni trovati morti nel sud del Paese. Dopo questi primi riscontri, i carabinieri hanno sequestrato, stamani, 80 mila polli in Calabria e in Sicilia. In Croazia, sono previsti, inoltre, test su alcuni animali. In Grecia, dove sabato scorso è stata riscontrata la presenza del virus in alcuni volatili, è stato poi sottoposto a test un uomo che mostra apparentemente i sintomi dell’influenza aviaria. Di fronte a questi nuovi casi, continua infine la campagna di informazione. Il ministro della Salute italiano, Francesco Storace, chiede serenità per non alimentare ansie inutili. Si deve evitare il rischio di una “pandemia mediatica”, ha aggiunto il ministro. Il virus – ricordano le autorità sanitarie che raccomandano di cuocere uova e polli e di non toccare animali morti – si contrae per via aerea e arriva ai polmoni dalle vie respiratorie.

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