Le testimonianze dei bimbi che hanno incontrato il Papa

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Una giornata indimenticabile: è quella che hanno vissuto 500 bambini di Napoli e Roma che hanno incontrato il Papa nell’Atrio dell’Aula Paolo VI. L’evento è stato promosso dal Pontificio Consiglio della Cultura nell’ambito del “Cortile dei Bambini”. I bimbi sono arrivati in Vaticano con un treno speciale delle Ferrovie dello Stato Italiane, di qui il nome dell’iniziativa “Treno dei bambini”. Queste alcune delle testimonianze raccolte da Amedeo Lomonaco:

 

R. – Mi è piaciuto tantissimo e ho visto tante cose emozionanti!

D. – Qual è la cosa che vi è piaciuta di più?

R. – Le statue, la chiesa … A me ha colpito di più l’altare, la tomba di San Pietro … Tutto quanto!

R. – I giardini!

Domande dei bambini per Papa Francesco

D. – Cosa vorreste dire a Papa Francesco?

R. – A te piace giocare?

R. – Vorrei dirgli: come hai fatto a diventare Papa?

R. – Viva Papa Francesco!

Richieste al Papa

D. – Da dove venite?

R. – Napoli!

R. – Cosa vi è piaciuto in particolare?

R. – La cultura di questa città!

D. – Vorreste dire qualcosa a Papa Francesco?

R. – Come fai ad essere così bravo con le persone cattive?

R. – E vorrei dirgli di aiutarci a contrastare la violenza specialmente nella quotidianità. In Campania, dove viviamo, vogliamo scrollarci da dosso questa etichetta di “Terra dei Fuochi”. Ci dovete aiutare tutti quanti perché non è giusto che tutti i rifiuti tossici arrivino sempre in Campania.

I bambini: Napoli è bellissima

R. – Voglio dire che Napoli non è solo spazzatura! Si trova in Italia, e l’Italia per me è la nazione più bella del mondo.

R. – Vorrei chiedere al Papa come sconfiggere il razzismo.

R. – Ho visto una foto dove aveva una tuta del Napoli. E vorrei chiedergli: “Ma sei napoletano?”.

R. – Gli vorrei fare una serie di domande: come si sente ad essere Papa? Quali sono state le sue emozioni? Come ha fatto? Queste sono le mie domande.

R. – Vorrei chiedere al Papa di venirci a trovare a Scampia per farla diventare “terra di pace”.

La testimonianza di una maestra

D. – Una giornata particolare accompagnando i bambini lungo vie di cultura, storia ma soprattutto anche di spiritualità. Cosa significa per loro arrivare, da una città come Napoli, in Vaticano per incontrare Papa Francesco? Questa la risposta di una maestra:

R. – Sicuramente è stata una giornata emozionante per tutti. Sono bambini che provengono da Scampia. Questo non per etichettarli, ma purtroppo la realtà di Scampia è conosciuta. Tante volte questi bambini non hanno la possibilità di uscire dal loro ambiente. Quindi, questo per loro è un vero spiraglio di luce, per capire che oltre Scampia c’è altro e che è giusto che studino perché nella vita devono percorrere tante strade belle come quella che hanno percorso oggi.

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